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La trasmittanza termica periodica (UNI EN ISO 13786) è un parametro che esprime la capacità di un componente edilizio di attenuare e sfasare nel tempo il flusso termico proveniente dall’esterno che lo attraversa nell’arco delle ventiquattro ore di una giornata.
Così la definisce il DPR n°59 del 2 Aprile 2009, decreto di attuazione dell’art.4, comma 1, lettera a) e b) del D.Lgs. 311/06 e ss.mm.
La trasmittanza termica periodica cos’è? E’ una delle proprietà termiche dinamiche che caratterizza l’inerzia termica dell’involucro edilizio e gioca un ruolo importante nei confronti dei carichi termici esterni che lo attraversano, quindi sui consumi energetici e sul benessere abitativo. La trasmittanza termica periodica e le altre proprietà termiche in regime dinamico si calcola con la norma tecnica UNI EN ISO 13786.
Ho preparato un foglio di calcolo excel sulla base della suddetta norma, molto pratico e intuitivo, che può esserti utile nello studio dei componenti edilizi. Con tale software puoi analizzare e verificare sia proprietà termiche stazionarie (trasmittanza termica U, massa superficiale, ecc.), sia proprietà termiche dinamiche (trasmittanza termica periodica, capacità termica areica periodica, ammettenza termica, fattore di attenuazione, sfasamento, ecc.).
Le proprietà termiche dinamiche che puoi calcolare con il foglio di calcolo ti saranno utili sicuramente in due ambiti diversi dell’attuale normativa nazionale sul risparmio energetico:
- Prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti
- Valutazione della qualità termica estiva dell’involucro edilizio
Ti farò vedere come usare il foglio di calcolo, con il quale puoi inserire una parete con e senza intercapedine d’aria, un tetto con intercapedini non ventilate, solai verso il terreno o verso porticati.
Ecco un’approfondimento teorico sulla trasmissione del calore in regime periodico stabilizzato e sul calcolo della trasmittanza termica periodica secondo la UNI EN ISO 13786:2008.
Per scaricare il foglio di calcolo continua a leggere sotto.
Trasmittanza Termica Periodica e Regime Dinamico – Aspetti Teorici e Pratici by Andrea Ursini Casalena
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Prestazioni Energetiche degli Edifici e degli Impianti
Riporto l’articolo 4, comma 18, lettera b) del DPR 2 aprile 2009 n° 59, dove si stabiliscono criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti in merito alla riduzione del fabbisogno di energia per la climatizzazione estiva.Il progettista, al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli ambienti, nel caso di edifici di nuova costruzione e nel caso di ristrutturazioni totali di edifici esistenti:
b) esegue, in tutte le zone climatiche ad esclusione della F, per le localita’ nelle quali il valore medio mensile dell’irradianza sul piano orizzontale, nel mese di massima insolazione estiva, sia maggiore o uguale a 290 W/mq:
1) relativamente a tutte le pareti verticali opache con l’eccezione di quelle comprese nel quadrante nord-ovest / nord / nord-est, almeno una delle seguenti verifiche:
- che il valore della massa superficiale Ms sia superiore a 230 kg/mq;
- che il valore del modulo della trasmittanza termica periodica (YIE) sia inferiore a 0,10 W/mq°K;
2) relativamente a tutte le pareti opache orizzontali ed inclinate che il valore del modulo della trasmittanza termica periodica YIE sia inferiore a 0,18 W/mq°K;
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Valutazione della Qualità Termica Estiva dell’Involucro Edilizio
Le linee guida nazionali sulla certificazione energetica pongono finalmente l’attenzione sui consumi per il raffrescamento degli edfici.La valutazione della qualità termica estiva dell’involucro edilizio è ritenuta opportuna e dovrà essere riportata negli attestati di certificazione energetica. Tale valutazione non è obbligatoria nella certificazione di singole unità immobiliari ad uso residenziale con superficie utile non superiore a 200 mq, per le quali si calcoli l’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale con il metodo semplificato (paragrafo 5.2, punto 3 delle linee guida). Se la valutazione delle prestazioni termiche dell’involucro edilizio non viene fatta, all’unità immobiliare viene assegnata la categoria “V”, quella meno performante.
La predetta valutazione può essere fatta attraverso due metodi:
a) metodo basato sulla determinazione dell’Epe,invol (vedi linee guida)
b) metodo basato sulla determinazione di parametri qualitativi, per il quale puoi usare il foglio di calcolo excel che ho preparato.
I parametri qualitativi di cui si parla nelle linee guida sono il fattore di attenuazione e lo sfasamento termico.
Ecco i limiti e le rispettive categorie qualitative consigliate dalle linee guida nazionali sulla certificazione energetica.
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Trasmittanza Termica Periodica Yie e Foglio di Calcolo excel UNI EN ISO 13786
Adesso ti faccio vedere come calcolare la trasmittanza termica periodica e le altre proprietà termiche dinamiche di un componente edilizio.
- Per prima cosa devi scegliere il tipo di componente edilizio che vuoi analizzare; parete, tetto, solaio su portico (flusso termico discendente) ecc.
- Scegli il periodo delle variazioni termiche. Generalmente si usa 24 ore, ma la norma consiglia una caratterizzazione del componente edilizio su quattro periodi di riferimento: 3,6,12 e 24 ore.
- Inserisci gli strati del componente edilizio partendo dal lato interno per un massimo di 10 strati.Per quanto riguarda le proprietà termiche e fisiche dei principali materiali da costruzione, ti segnalo le norme tecniche di riferimento sulle quali poter reperire i valori (qui trovi un approfondimento sulle correzioni da applicare ai valori calcolati, per tenere conto dell’umidità dei materiali, dell’invecchiamento, ecc.):- UNI EN ISO 10456:2008
– UNI EN 1745:2005
– UNI 10351 (Non più cogente ma utilizzabile)
– UNI 10355 (Non più cogente ma utilizzabile)
– UNI 12524 (Ritirata)Per inserire una intercapedine d’aria non ventilata, devi spuntare la casella corrispondente sotto “aria”, inserirne una descrizione, lo spessore, cancellare le proprietà termiche, inserire la resistenza termica sotto la colonna blu (la resistenza termica delle intercapedini d’aria non ventilate puoi trovarle sotto la scheda “materiali”, in basso a sinistra, o sulla norma tecnica UNI EN ISO 6946).
- Leggi i risultati, sia in regime stazionario che in regime periodico. In fondo noterai la stratigrafia del tuo componente edilizio e la possibilità di conoscerne l’indice del potere fonoisolante calcolato in modo semplificato.
- Per prima cosa devi scegliere il tipo di componente edilizio che vuoi analizzare; parete, tetto, solaio su portico (flusso termico discendente) ecc.
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Aggiornamento: Aggiunta la Resistenza Termica come Input negli Strati
Ho aggiornato il foglio di calcolo excel aggiungendo la possibilità di inserire la resistenza termica di un materiale (a), piuttosto che la sua conduttività termica (resistenza termica=spessore/conduttività termica); lo spessore dei vari materiali va sempre inserito per necessità di calcolo periodico stabilizzato (vedi s/d), nonchè per la restituzione grafica del pacchetto stratigrafico.
Per inserire la resistenza termica di un materiale, tenendo per buoni densità e calore specifico (stiamo parlando di materiali che partecipano nell’inerzia termica in quanto costituiti da massa; per le intercapedini d’aria vale ancora quanto sopra), basta inserire il rispettivo valore nella casella corrispondente (b) e lasciare vuota quella della conduttività termica (c).
Lo spessore dello strato va sempre inserito.
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Aggiornamento 06/12/2010: Aggiunta la Verifica delle Prestazioni Estive e Aumentati gli Strati dei Materiali
Il foglio di calcolo è stato aggiornato alla versione 2 apportando tre principali novità:
- sono stati aumentati gli strati del componente edilizio, da 10 a 15 (sotto richiesta dei tuoi colleghi);
- è stata inserita la verifica delle prestazioni estive dell’involucro edilizio secondo il metodo dei parametri qualitativi indicato dalle Linee Guida per la Certificazione Energetica degli Edifici. Tale verifica è valida per tutti gli edifici esistenti con superficie utile inferiore a 1000 mq;
- sei un’azienda che vende materiali? Da oggi hai la possibilità di sponsorizzare i tuoi prodotti sia attraverso il foglio di calcolo, sia attraverso la home page di MyGreenBuildings.org. Per saperne di più contattami su:
adv[chiocciola]mygreenbuildings.org.
- sono stati aumentati gli strati del componente edilizio, da 10 a 15 (sotto richiesta dei tuoi colleghi);
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Usa al Massimo il Foglio di Calcolo
Una potenzialità del foglio di calcolo scaturisce dall’uso della funzione “ricerca obiettivo”, che puoi attivare sotto “Strumenti/Ricerca obiettivo”. Ad esempio puoi ricercare automaticamente lo spessore di isolante termico per il quale si ottiene il valore 0,12 W/mqK della Trasmittanza Termica Periodica come indicato dalla legge.
Hai dei dubbi sull’uso del foglio di calcolo? Hai suggerimenti o sapresti ottimizzarlo, magari implementando nuove funzioni? Per qualsiasi cosa sei il benvenuto.
Se riscontri dei problemi nel foglio di calcolo puoi indicarli nei commenti a questo articolo in modo da correggerli tempestivamente.
Ho aggiornato il foglio di calcolo per via di un piccolo problema riscontrato nella selezione di un checkbox sotto la colonna “aria”.
Se si presenta questo problema, puoi riscaricare il foglio di calcolo già aggiornato.
Mi è stato chiesto se fosse possibile inserire più di uno strato d’aria. Sì certo, è possibile inserire più di una intercapedine d’aria mettendo la spunta sull’apposito checkbox cancellando le 3 proprietà termiche di cui sopra.
Ricordo che le intercapedini d’aria sono considerate non ventilate.
ottimo prodotto
Grazie Mille, troppo gentile :D
Mi sono iscritta ma non riesco a scaricare il foglio exc free x il calcolo della trasmittanza.
Qualcuno mi può aiutare?
Aggiornato il foglio di calcolo con la possibilità di inserire la resistenza termica come input negli strati del componente edilizio.
sto cercando di usare il foglio: mi pare ottimo e ben fatto.
mentre scelgo bene i materiali dall’elenco che immagino (domanda) si può arricchire, non riesco a scegliere il tipo di componente dall’elenco.
grazie per una risposta.
Giorgio (analfabeta informatico dichiarato)
Ciao Giorgio!
Grazie dei complimenti, sei molto gentile :D
Per scegliere il componente edilizio, ovvero componente verticale e orizzontale ecc… basta cliccare sulla casella del componente stesso, al passo 1 e aprire la tendina tramite il pulsantino che compare in alto a destra della cella.
Spero di essere stato chiaro, a presto!
Che bel lavoro, complimenti! Ti posso chiedere come interpreti i valori delle ammettenze termiche? Grazie, Federico
Ciao Federico e grazie!
Per farla semplice, l’ammettenza termica indica quanto calore riesce a scambiare con l’aria vicina il lato di una parete. Allora per un buon comportamento in termini di inerzia termica, occorre che l’ammettenza termica interna del componente edilizio non assumi valori troppo piccoli.
A presto!
Sto usando il SW Trasmittanza Termica Periodica Yie e Foglio di Calcolo excel UNI EN ISO 13786.
Però non riesco ad inserire un’intercapedine leggermente ventilata (2 cm) sul lato esterno del muro. Mi accetta “aria” ferma, e questo calcolo va bene d’inverno, ma d’estate l’intercapedine (tra due isolanti) funziona da camino e quindi dovrebbe avere un comportamento diverso.
Il mio muro dall’esterno ha intonaco, 50 mm di fibra di legno, 20 mm di camera ventilata, OSB 12 mm + altri 23 cm di isolante in vari strati. L’U calcolato è corretto.
Commenti?
Sto usando il foglio excel, lo ritengo un ottimo strumento.
Ho da calcolare una parete con struttura intelaiata in legno con la seguente stratigrafia: cartongesso 12,5mm, pannello OSB 12mm, montanti in legno 6*20cm ad I=62,5cm con coibentazione interposta, pannello OSB, cappotto in EPS 5cm con intonaco.
Come facccio a tener conto della presenza dei montanti in legno e della coibentazione nello stesso strato?
@Stefano.
L’intercapedine d’aria debolmente ventilata va considerata con una resitstenza termica pari alla metà di quella non ventilata. Quindi circa 0,09 mqK/W.
A presto!
@Franco.
Grazie mille!
Per quello strato potresti ricavarti un materiale fittizio con i parametri di densità, calore specifico e conduttività calcolati con una media pesata sull’area dei due rispettivi materiali, magari su una fascia di 1 metro.
Grazie per la risposta!
Quindi se ho ca. 10% di montanti in abete (densità=450kg/mc, c=1700J/kgK, lambda = 0,13 W/mK) e 90% di isolante in fibre minerali (densità=20kg/mc, c=1000J/kgK, lambda = 0,04 W/mK). risulterebbe un materiale fittizio con R=4,49mqK/W, c=1070J/kgK, densità=63kg/mc? Il valore della resistenza termica totale ottenuto in questa maniera in realtà corrisponde al limite inferiore della resistenza termica totale secondo UNI EN ISO 6946… I risultati per lo sfasamento e la trasmittanza termica periodica ottenuti in questa maniera sono corretti o anche qui devo considerare un limite inferiore e superiore e fare la media come per la resistenza termica?
Io direi di considerare un limite inferiore e superiore anche per sfasamento ecc…
Tieni conto che stiamo facendo delle belle approssimazioni!
A presto!
potresti aggiungere anche il calcolo per il vapore e la condensa (verifica glaser) per avere tutte le informazioni
grazie
bel lavoro, si potrebbe implementare, una volta note le temperature ingterne/esterne per calcolare le temperature di parete dei vari strati?
ho appena scaricato il foglio di calcolo e stò cominciando ad usarlo.
Principamente lo userei per compilare delle ACE e vorrei sapere dato che le norme UNI non sono liberamente reperibili come si può calcolare la trasmittanza di un materiale (muro o altro)nel caso volessi personalizzarlo o crearlo.Grazie e complimenti.
Ciao Marco!
Non ho capito se vuoi sapere come inserire un componente edilizio nel foglio di calcolo o le formule che ci sono sotto per poter fare il calcolo della trasmittanza senza il foglio excel.
Perdonami!
Ti chiedo due cose:
1 hai mai provato ad inserire una serpentina con acqua a temperatura 14-15 °C tra due strati di isolante (spessore 2 cm.) inseriti in una parete tra Ti = 20° C e Te = -5° C e verificare lo spessore equivalente di isolante senza la serpentina? La condizione di equilibrio (secondo te) è data dall’eguaglianza dei flussi termici tra lato caldo e lato freddo?
grazie
marcello
ottima cosa, grazie di cuore
Prego!
Mi unisco a chi fa i complimenti al foglio di calcolo 13786, ma vorrei fare un’osservazione:
calcolando i valori di Yie con il foglio di calcolo e con un programma commerciale c’è una sensibile differenza. Mi scuso subito se ho sbagliato qualcosa io, ma se ti interessa confrontare i dati mi puoi dare un’indirizzo email così ti mando i file in allegato.
Ciao e grazie per i complimenti.
Ho testato il foglio excel con molti altri software diverse volte, mi sembra strano. Comunque mandami i file che dici a info [chiocciola] mygreenbuildings.org
Ho testato di nuovo il foglio di calcolo e va tutto bene!
Nelle tue stratigrafie era sbagliato l’ordine degli strati e i coefficienti di adduzione interna.
A presto!
E’ possibile avere un foglio di calcolo con la possibilità di inserire piu di 10 strati?
Ho una copertura molto complessa e mi sarebbe di grande utilità!
Grazie e complimenti!
Ciao Fabrizio!
Appena riesco aggiorno il foglio inserendo più strati ed altre novità.
A presto!
Salve,
mi sembra di notare un’anomalia nel foglio di calcolo. Nella parte Risultati – Regime Stazionario viene riportato il valore di Massa Superficiale calcolato come la somma delle masse superficiali (ovvero prodotto densità x spessore) di tutti i componenti. In questo modo però il valore complessivo si riferisce alla Massa Totale, mentre per Massa Superficiale si intende la “massa per unità di superficie della parete compresa la malta dei giunti esclusi gli intonaci” Se inserisco anche gli strati di intonaco (per calcolare correttamente gli altri parametri ed avere la giusta startigrafia) questi vengono comunque computati nella Massa Superficiale.
Grazie
Salve.
Si ha ragione, la massa dell’intonaco occorre sottrarla a mano.
Non ho ancora implementato un sistema che lo faccia automaticamente.
Prova a vedere questa stratigrafia:
—————————————spessore labda cal.sp. densità
– Intonaco—————————–0,015 0,900 1800 1800
– Laterizio—————————–0,300 0,250 840 800
– Intonaco calce cemento—–0,020 0,900 1800 1800
– Fibra di legno———————0,200 0,038 2100 200
– Rasatura—————————-0,007 0,900 1000 1000
I risultati per la prestazione estiva sono:
prestazioni Mediocri e Qualità prestaz V
Se modifico la densità della fibra di legno a 134 dà ancora gli stessi valori, ma a 133 la prestazione è Ottima e le qualità prestazionali diventano I. Non credo che un kg al mc di densità sposti i valori in modo così netto, forse qualche impostazione di excel o una svista nella routine di calcolo?
Grazie e complimenti per il lavoro…
Ciao e grazie per il feedback!
Controllando bene, ho constatato che il foglio funziona perfettamente.
Il problema è che la tua parete ha uno sfasamento superiore alle 24 ore,
precisamente, 24+3,7 = 27,7 ore.
Purtroppo la norma su cui si basa il foglio di calcolo ha questo limite,
ovvero lavora su un periodo di 24 ore, quindi quando lo supera, riparte
da zero. (ho verificato altri software ed il problema si presenta tale e quale).
Ecco perchè la prestazione estiva viene bassa, in quanto, siccome
ho impostato che deve leggere quella casella per la verifica, legge uno
sfasamento piccolo (3,7 ore), ma non è così in realtà (dovrebbe esserci scritto 27,7).
Se provi ad abbassare ad esempio la densità della fibra, come hai già fatto,
al valore 114 kg/mc lo sfasamento rientra nelle 24 ore e di conseguenza
la prestazione estiva viene elevata (giustamente).
E’ un problema che conoscevo e al quale sto cercando di porre rimedio
con la prossima versione del software che invierò a tutti via newsletter
appena possibile.
A presto e buon Anno 2011.
Questo foglio di calcolo è utilissimo e ben fatto! I miei complimenti!
L’unico problema che ho è quando spunto la casella dell’aria per inserire uno strato diverso da quello dell’intercapedine, tutti i valori in riferimento al regime periodico stabilizzato scompaiono…come posso fare?
Grazie
Ciao Ambra e grazie per l’interesse.
Quando togli la spunta all’intercapedine d’aria, devi cancellare su quella riga il valore di resistenza termica dell’aria sulla colonna blu e inserire i valori di conducibilità termica, densità e calore specifico del materiale.
A presto!
Ciao Andrea, Il tuo foglio è utilissimo, ma ancora non ho capito come fare se ho una stratigrafia da verificare senza presenza di aria.
In poche parole come faccio a togliere l’ aria dal foglio di calcolo senza che impazzisce?
Ciao a Presto
Ciao Massimiliano.
Basta togliere la spunta sul checkbox a sinistra, cancellare il valore di resistenza termica nella colonna aria (quella blu) e inserire quindi tutti parametri nelle altre caselle.
A presto.
Utilissimo questo foglio di lavoro.
Ho solo notato che nella versione che ho appena scaricato, non e’ stata estesa la sommatoria per alcuni valori (spessore totale e resistenza termica) passando da 10 a 15 elementi.
Ciao.
Grazie, non avevo esteso la somma sullo spessore totale, massa superficiale e capacità termica in regime stazionario.
A breve invierò l’aggiornamento del foglio UNI 13786 ed Epi limite 2010 a tutti gli iscritti!
Alcuni link interessanti di approfondimento:
– La verifica della trasmittanza termica periodica
– Aspetti teorici sul regime dinamico e trasmittanza termica periodica
Foglio di calcolo interessantissimo..
Un confronto ed un’opinione se posso.
Faccio riferimento alle UNI/TS 11300 ed al calcolo del fattore di utilizzo degli apporti gratuiti (che dipende dalla capacitò termica areica dei componenti [alcuni] dell’edificio).
Osservazione 1: Per edifici esistenti con isolamento esterno si fa riferimento a valori indicativi di “Capacità termica per unità di superficie di involucro” pari a 100-160 KJ/mqK (prospetto 16 – UNI/TS 11300:1). Ricalcolando i valori per un caso specifico di edifcio reale con pareti in poroton ed isolamento esterno e solette in laterocemento isolate esternamente si ottengono i seguenti valori di capacità trermica areica media:
– 60 KJ/mqK (se si tiene conto delle resistenze termiche superficiali esterne);
– 95 KJ/mqK (se non si tiene conto di esse).
La mia domanda e riflessione sono: quale dei 2 numeri voi utilizazte per il calcolo degli apporti gratuiti (solari/interni) – UNI/TS 11300:1. Tener conto delle resistenze termiche superficiali sposta tantissimo i valori; è possibile che i valori calcolati precisamente (col foglio di calcolo – che peraltro collimano con altri software – motivo per cui, ma non avevo grossi dubbi, li ritengo attendibili) differiscano così tanto dei dati di letteratura (prospetto 16 UNI/TS 11300)?
Osservazione 2: Nella stima delle superfici e delle strutture da considerare per il colcolo della capacità termica dell’edificio/zona è meglio far riferimento:
– alla superficie esterna o alla superficie interna??
– posso tenere conto, per maggiore precisione, anche delle tramezze interne tra locali dello stesso appartamento, secono voi.
Ringraziando di cuore per il contributo che dai/date alla collettività, un augurio di una buona giornata ed un buon lavoro.
P.S.
La normativa in questo non mi sembra chiarissima.
Ciao Corrado, grazie mille.
I valori di capacità termica interna che utilizzo sono quelli con resistenza termica superficiale. Differiscono da quelli consigliati dalle UNI TS 11300 perchè calcolati in maniera diversa:
La ISO 13786 calcola la capacità termica in regime periodico stabilizzato, un metodo più preciso rispetto a quello utilizzato nei valori semplificati delle UNI TS 11300 (in regime stazionario).
Le superfici da prendere sono quelle interne, in quanto quelle interessate dagli effetti della capacità termica areica. I divisori interni, quelli tra ambienti a pari temperatura, non contribuiscono all’accumulo termico perchè non attraversati da flussi termici rilevanti. Pertanto non ha senso, a mio parere, considerarli.
A presto!
Complimenti, gran bel lavoro!
Unico appunto, sebbene formisca comunque un gran numero di valori, manca il calcolo della diffusività temica.
Saluti.
Salve e grazie mille!
Il foglio excel calcola ovviamente la diffusività termica. Può trovare il calcolo di alcuni materiali nella scheda “Proprietà Materiali Edilizi” in basso a sinistra del foglio excel UNI 13786.
A presto e buon lavoro.
Salve, ho un dubbio sulla capacità termica del legno, nel foglio tabella “proprietà materiali edilizi” – “legno porta (abete)” è segnato 2700 J/KgK, mentre “pav legno” 1600 J/KgK.
In alcuni libri ho riscontrato che l’abete rosso e bianco si attesta a 2721 J/KgK, a questo punto volevo chiederti, se devo fare un calcolo con parete in X-lam, quindi flusso perpendicolare alle fibre, che valore devo mettere? C’è una norma/prova di laboratorio dove viene riportato il valore in maniera chiara e incontrovertibile? Saluti e complimenti per il sito.
Salve e grazie per l’interesse.
Per il legno rimani intorno a 1700 J/kgK. La norma di riferimento è la ISO 10456.
A presto e buon lavoro.
Non riesco a cambiare le temperature..Se volessi impostare una temperatura interna di progetto di 20° o 10° e una esterna di 0°??E’ possibile?Cmq ottimo foglio di calcolo!Davvero!Se è possibile cambiare le temperature è davvero completo!Aspetto una tua gentile risposta
Ciao e grazie!
Le proprietà termiche dei componenti edilizi sono per norma indipendenti dalla temperatura interna ed esterna.
Esse influenzano invece il flusso termico passante nella parete, vedi Flusso= Trasmittanza termica U x Differenza di temperatura interno-esterno.
E’ questo il motivo del fatto che non trovi quei parametri da modificare.
Ciao e buon lavoro!
Ma il foglio di calcolo non fa le verifiche di condensa?
No, non lo fa, ma è in programma a breve di aggiornarlo con questa funzionalità.
ottimo!!!
Sei grande! Hai fatto un grande lavoro. sinceramente ti ringrazio per quello che fai per tutti noi!
Auguri e buon lavoro
Ottimo lavoro! Grande!
Grazie a te Simone e Carlo per la fiducia!
Splendido lavoro!
Ti ringrazio Nicola!
complimenti!
ciao Andrea, innanzitutto complimenti per questo ottimo lavoro e per averlo messo a disposizione di tutti… devo calcolare le proprietà termiche di una soletta nervata in cls armato di copertura (senza controsoffitto) e ti volevo chiedere come posso fare per considerare nel calcolo contemporaneamente sia la nervatura che la soletta (ovvero l’interasse di riferimento)…
Ciao e grazie!
Considera solo lo spessore della soletta, escludendo a favore di “sicurezza” le nervature.
Per calcolare la trasmittanza di strutture composte come la tua, occorre un calcolo più laborioso, per il quale sto preparando un foglio excel apposito, in fase di ultimazione.
Buon lavoro.
Ok, grazie… andrebbe bene eventualmente considerare uno spessore equivalente della soletta (maggiorato) per tenere in considerazione anche il contributo dato dalle nervature??? Grazie per la cortesia…
In generale direi di no, dipende anche dall’interasse della nervatura. Se questo è piuttosto piccolo, prova a fare una piccola maggiorazione, ma io non la farei.
complimeti
Ciao Dan e grazie a te per l’interesse verso MyGreenBuildings.org.
Foglio di calcolo davvero utile!grazie per il post!
ho solo un dubbio relativo al valore dello sfasamento che leggo nella parte dei risultati…consultando la norma UNI 13786 non trovo definito in maniera esplicita tale valore, ci sono più “sfasamenti” (time shift) legati a diversi elementi. Controllando la parte di calcolo del foglio excel mi sono accordo che fd deriva dall’addizione tra il periodo, dimezzato e in ore, e il time shift dell’elemento Z12 della matrice di trasferimento, ti chiedo se cortesemente mi potresti spiegare tale operazione.
Ti faccio questa richiesta perchè nn sono riuscito a trovare una definizione normativa (italiana) che fornisca indicazioni sul calcolo e sul valore dello sfasamento, quando, tuttavia, questo parametro influisce sulla classificazione della prestazione del componente edilizio.
Ciao,
lo sfasamento si calcola dal time shift della trasmittanza termica periodica, indicato nella formula (26) della UNI EN ISO 13786:2008, calcolato nella cella AK112 del foglio excel.
Essendo questo time shift un anticipo o un ritardo (a seconda se positivo o negativo come espresso nella legenda della norma) rispetto a metà periodo per via del suo algoritmo di calcolo (T/2 nella sua formula), va aggiunto un T/2 per ottenere il valore assoluto di sfasamento.
Ciao Andrea sto ristrutturando un fienile, il tetto è costituito attualmente da travi in legno, tavolato, e copertura.
La ristrutturazione prevede di lasciarlo ti tipo “leggero”, inserendo soltanto il pacchetto coibentazione, l’ impermeabilizzazione, la camera di ventilazione e copertura con pannelli anticati Isocoppo.
Dato che c’è poca massa, ho previsto per quanto riguarda il pacchetto di coibentazione uno strato di 10 cm di pannelli in fibra di legno e 8 cm di XPS.
Per un buon compromesso estate inverno, e tenendo conto che l’ utilizzo è quello Agrituristico (discontinuo nella stagione invernale), è meglio scomporre lo strato da 8 cm in XPS, in 2 da 4 cm intervallati dalla fibra di legno?
Zona E, riscaldamento ad aria in pompa di calore.
Grazie e complimenti per il sito e la ricca documentazioni che ci metti a disposizione
Ciao ANDREA, secondo me, partendo dall’interno, puoi benissimo mettere dopo il tavolato lo strato in fibra di legno (aumenta la capacità termica interna del tetto a favore del comfort estivo) e poi quello in XPS.
Il tavolato di legno, avendo una bassa capacità termica, è già sufficiente per far sì che la temperatura interna dell’aria si riscaldi velocemente in inverno, prerogativa questa per locali a conduzione intermittente.
Così facendo hai un buon compromesso estate inverno.
Ciao e buon lavoro.
Scusa Andrea ma frorse non ho capito bene, il ragionamento che avevo fatto io è il seguente: durante l’ inverno devo cercare di mantenere il più possibile il calore dentro l’ involucro, quindi ragionando dall’ interno verso l’ esterno, se oltre al tavolato mi trovo anche la fibra di legno, ho una capacità termica sicuramente superiore rispetto all’ ipotesi di avere il tavolato, lo strato di XPS e quello di fibra di legno. Inoltre, ho notato, utilizzando il tuo programma, che con tre strati xps-fibra legno -xps rispetto ai due strati xps-fibra legno, ho una fd e uno sfasamento superiori, aspetto positivo durante il periodo estivo. L’ unico inconveniente è il costo superiore della manodopera per la posa di uno strato in più, a parità di materiale.
Ciao e grazie
Io ragionavo in termini di Capacità termica areica interna, che non deve essere troppo bassa per ovviare a problemi di surriscaldamento interno in fase estiva. Ovviamente va bilanciato il tutto, contestualmente a sfasamento, attenuazione, costi, comfort, …
Prova a confrontare la tua soluzione con quella che ti ho dato io in termini di capacità termica interna (k1 nel foglio excel). Se la k1 sono abbastanza simili, allora vai pure con la tua soluzione, in quanto come dici ne migliori di sfasamento e attenuazione.
Fammi sapere ciao!
K1=28,1 (32,9) con 2 strati e k1=28,1 (33,6) con 3 strati.
Considerando le resistenze termiche superficiali i dati sono uguali.
Ciao e grazie
Andrea
Ciao, se tolgo la spunta allo strato d’aria mi saltano tutti i risultati che mi interessano.
La mia parete non ha nessuno strato di intercapedine d’aria, come fare?
Ciao, quando togli la spunta sullo strato d’aria devi cancellare il valore di resistenza termica dell’aria sotto la colonna blu e compilare gli altri campi.
Grazie mille, sembra abbia funzionato.
I risultati di mio interesse sono rispettivamente: attenuazione 0,07
sfasamento: 17,7h
Possono considerarsi valori corretti?
Ciao prego.
Si sono valori plausibili!
Ciao Andrea,
subito complimenti per il sito, per i dati e per gli applicativi.
Grazie anche per la disponibilità che dimostri.
Ho usato in questi giorni il tuo UNI-EN-ISO-13786 V2-2 e l’ho un pochettino automatizzato (se mi dai un indirizzo ti mando la versione).
Ho un dubbio su una formula che non ho capito; nella cella H65 proponi il valore del “Indice livello rumore da calpestio equivalente”. Nella formula condizioni il calcolo alla presenza, in I74, del valore = 1. Ma I74, se non sbaglio, è sempre pari a 0,60….
Grazie per ogni suggerimento in merito.
Alberto
PS: perchè non pubblichi la data dei post?
Ciao Alberto e grazie a te per l’interesse.
Puoi mandarmi il foglio excel a info @ mygreenbuildings . org
Grazie per la segnalazione, ho corretto la svista. Nella formula presente in H65 sostituisci a I74 la cella C119 e torna tutto ok.
La data degli articoli la trovi in fondo ad ognuno di essi, dopo gli articoli correlati e le tag, come anche in home page.
Ciao e a presto!
Gentile Andrea,
ho letto il tuo bell’articolo “Massa e Comfort” pubblicato su Costruire in Laterizio e disponibile sul web, dove si suggeriscono determinati valori di capacità termica periodica lato interno associati a determinati limiti di trasmittanza termica periodica.
Condivido appieno le premesse e le conclusioni del tuo articolo. Analizzando a fondo i dati (sto preparando un intervento su “inerzia termica” per una conferenza) ho scoperto delle discrepanze tra i valori riportati nell’articolo e quelli da me calcolati.
In particolare, se provo a replicare le stratigrafie R1-R7 presenti nell’articolo, calcolandole con il tuo foglio excel o con altri software analoghi (Wave di TBZ, Roversoftware di Naturalia Bau), scopro che i valori di Cip riportati nell’articolo non corrispondono a quelli calcolati, quando invece gli altri risultati (U, Ymn, Sfasamento, Attenuazione, etc.) corrispondono.
Questo mi fa pensare che i valori di Cip riportati nell’articolo siano calcolati con formule diverse da quelle della Uni 13786 (forse quelle della 11300?).
Potresti aiutarmi?
Avrei bisogno di sapere come posso calcolare i valori di Cip in maniera coerente con quelli dell’articolo, o poter tradurre i valori limite dell’articolo (50,70,90 kJ/m2K) con valori calcolabili secondo le formule della 13786.
Ciao Davide,
i calcoli corretti sono quelli del mio foglio excel attuale, basato quindi sull’ultima versione della UNI 13786:2008. Purtroppo l’articolo che citi era basato sulla vecchia UNI 13786 nella quale c’erano formule errate, che sovrastimavano la capacità termica areica interna.
Per cui puoi utilizzare tranquillamente il mio foglio excel, considerando però i seguenti valori minimi consigliati (ovviamente sono indicativi, come anche gli altri che hai trovato nell’articolo): 30, 50, 70 kJ/mqK
L’articolo è stato poi aggiornato e pubblicato su una rivista scientifica internazionale, Energy and Buildings:
Influence of the internal inertia of the building envelope on summertime comfort in buildings with high internal heat loads
Scusami ho un problema con il foglio excel.. dopo aver messo una stratificazione di una normale parete in c.a. insieme a spessore e a conduttività termica di ogni materiale, alla voce trasmittanza termica periodica spunta Div/0! e come in tutte le voci successive. Ho mancato qualche dato? Fammi sapere. Grazie.
Ciao Roberta,
si oltre a spessore e conduttività termica devi inserire anche calore specifico e densità dei vari strati.
Ciao Andrea
complimenti ottimo lavoro.
Ciao Emanuele, grazie mille!
Ciao, ho fulminato vecchio pc e nn sono più riuscita a scaricare foglio di calcolo, come fare?
Poi ho una domanda magari banale ma…
devo calcolare la trasmittanza di un serramento formato da:
interno serramento in legno vetro singolo – tapparella – 16 cm di vuoto tra tapparella e altro serramento composto da una piattina di metallo e vetro singolo, non so come si fa!!
Ciao Catia, per il foglio excel ti invio una email con le credenziali.
Per la trasmittanza degli infissi devi guardare nella norma UNI 10077-1. Prova a partire da qui.
Ok grazie.
Scopro sola ora questo prezioso sito (meglio tardi che mai!!!)
Ti ringrazio anticipatamente per il supporto di cui potrò godere dall’uso degli strumenti ed informazioni che metti a disposizione.-
Debbo calcolare la trasmittanza periodica di un pannello di tamponatura.
Grazie
Grazie mille per l’interesse.
A presto!
Complimenti!
Una domanda: come faccio su questo foglio a calcolare la trasmittanza termica degli infissi?
Ciao grazie mille Ruggiero.
Non puoi farlo con il foglio excel.
Per la trasmittanza degli infissi guarda qui:
– come si calcolo la trasmittanza infissi
– foglio excel per la stima della trasmittanza infissi
Se sto verificando le proprietà termiche della parete di accumulo per una solare profonda circa 2 mt, che parametri devo variare? Non dovrei utilizzare valori diversi di Rse? O dovrei considerarla come se fosse una partizione vericale interna?
Grazie per la risposta
Ciao Ruggiero, se cambiano le condizioni al contorno del componente edilizio (ad esempio parete esposta verso l’esterno-interno oppure verticale-orizzontale), cambieranno anche le resistenze termiche superficiali.
Per cui se selezionando il tipo di esposizione dalla tendina in alto a sinistra ottieni le resistenze superficiali volute, ok, altrimenti modificale tranquillamente a mano.
Qui trovi la resistenza termica superficiale per diverse esposizioni.
Forse mi sono esposto male perchè sto trattando una serra solare quindi la parete, che è di accumulo, non è a diretto contatto con l’esterno ma si trova all’interno della serra. Perciò chiedevo che tipo di valori di Rse dovrei utilizzare, o poichè si tratta di un sistema particolare non è possibile calcolarlo tramite questo foglio.
Ah ok in caso di serra solare devi utilizzare un metodo di calcolo dedicato, quello indicato nella UNI 13790.
Qui trovi maggiori informazioni:
– progetto e verifica delle serre bioclimatiche
– calcolo della dispersione di calore e degli apporti solari diretti ed indiretti in una serra solare
Ciao, nel foglio excel c’è una sezione che effettua il calcolo del potere fonoisolante e del livello di rumore da calpestio. Sono interessata a capire con quali formule vengono calcolate, poichè devo definire la classe di qualità acustica di un edificio, in via preliminare, e ho pertanto necessità di calcolare i vari indici.
Grazie
Ciao Roberta, trovi le formule dalla casella E131 alla casella E138.
Saluti.
Ok, grazie. Quindi gli indici vengono valutati sulla base della massa superficiale dell’elemento costruttivo. Ma sono formule empiriche o c’è un riferimento normativo che potresti indicarmi?
Grazie mille
Si sono formule empiriche sviluppate da differenti laboratori. A pagina 13 di questo documento puoi trovare dei riferimenti.
Ciao a tutti! avrei due domande da porvi:
1) i valori di sfasamento consigliati, valgono anche per i solaii? ovvero un buon valore di sfasamento per un solaio deve essere compreso tra 9 e 12 o maggiore di 12?
2) sto effettuando dei calcoli con termus G, e mi escono dei valori negativi ovvero per un tetto giardino ho -0.97h..cosa significa?
grazie in anticipo!!
Ciao un buon sfasamento termico vale anche per i tetti o solai di copertura. Buoni valori superiori alle 10-12 ore.
Ciao Andrea! Ottimo lavoro e ti ringrazio per aver messo a disposizione di tutti questo foglio excel. Sarebbe interessante se nel grafico della stratigrafia si potesse vedere anche l’andamento della temperatura interna/esterna, ma soprattutto i diagrammi delle pressioni relative e di saturazione per verificare la condensa delle strutture.
Grazie ancora per il lavoro che hai fatto.
Ciao Gianfranco e grazie a te per l’interesse. Si sono delle funzionalità che implementerò nei prossimi aggiornamenti.
A presto e buona giornata.
Foglio di calcolo utilissimo, ho solo un dubbio relativo al valore dello sfasamento finale, che è poco chiaro. Nella norma UNI 13786 si definisce il “time shift” tra -12h<T<12h.
Leggendo un commento sopra, ho capito che devo aggiungere 12 h per portare il mio intervallo da -12h<T<12h a 0h<T<24h, ma questo immagino sia possibile farlo SOLO se la fase uscente appartenga all'intervallo… Mi spiego meglio.
Se il valore uscente dal time shift è, ad esempio negativo, come ad esempio -22 h, cosa dovrei aggiungere per portarlo nell'intervallo 0<T<24h?
Io immaginavo di aggiungere prima 24 h per portare -22h nell'intervallo -12h<T<12h (otterrei 2h) e poi aggiungere 12 ore per portarlo nell'intervallo 0h<T<24h. E' un ragionamento possibile?
Purtroppo la normativa è scarna in questo senso e la fase cambia sensibilmente se aggiungo 12 0 36 ore… Spero potrai essermi chiarificatore.
Salve, volevo chiedere informazioni riguardante il download, non riesco a scaricare i documenti excel.
Ciao Sandro, ti ho inviato le credenziali via email.
Saluti.
Ho realizzato una versione del tuo foglio di calcolo per Libreoffice (ho aggiunto una colonna in modo da poter eliminare la massa degli intonaci).
Se ti interessa aggiungerlo nel sito, te lo posso mandare.
Volevo segnalare che nella rappresentazione grafica non siano stati aggiunti gli strati che vanno dal n. 11 al n. 15.
Ciao Andrea.
Ieri avevo mandato un post, ma ho inserito una mail errata che non corrispondeva a quella della registrazione.
Ho avuto modo di utilizzare il foglio excel in questi ultimi giorni e ti facci i complimenti per l’ottimo programma.
Volevo chiederti una informazione riguardo gli strati disomogenei: come si può trattare uno strato con pannelli isolanti intervallati da travetti di legno?
Grazie
Ciao Enrico grazie mille. Con il foglio excel non è possibile al momento calcolare la strasmittanza di strutture disomogenee. Devi rifarti ai metodi di calcolo indicati nella UNI EN ISO 6946.
Buona sera Andrea,
inizierei con i complimenti per il tuo ottimo lavoro svolto, sia divulgativo, che ingegneristico, tramite i fogli di calcolo che metti a disposizione.
Se posso suggerire un’evoluzione, dato che non tutti usano (più) i fogli di calcolo tradizionali potresti pensare di renderli disponibili su cloud Drive di Google (con il relativo tool “Sheet”) così da essere indipendenti da release o sistemi usati (es. Mac), fornendo quindi il link al tuo spazio, senza possibilità di modifica, se non scaricandolo.
Un saluto,
Luigi
Grazie Luigi, anche per i suggerimenti che cercherò di implementare al più presto.