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I tetti freddi sono uno dei modi più veloci e a basso costo che puoi utilizzare per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera e contribuire al rallentamento del cambiamento climatico. Così ha detto Steven Chu, segretario del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che ha lanciato l’iniziativa “Tetto Freddo”.
I tetti freddi riflettono la luce solare riducendo quindi gli apporti di calore all’interno della casa; ciò riduce il fabbisogno di aria condizionata risparmiando energia e CO2.
Photo credit: Andrea Ursini Casalena
I tetti freddi riducono anche l’effetto isola di calore urbana che avviene in quei luoghi dove la concentrazione di tetti scuri e superfici pavimentate crea l’innalzamento della temperatura e un peggioramento della qualità dell’aria.
Sono a disposizione le Linee Guida per la Selezione dei Tetti Freddi. La guida spiega come funzionano i tetti freddi, i loro benefici e come scegliere quello più adatto alla tua situazione.
All’interno della guida sui tetti freddi, si parla di Indice di Riflettanza Solare (SRI), un parametro per confrontare la “freddezza” della superficie di un tetto.
Foglio Excel Indice di Riflettanza Solare SRI
Ecco un foglio excel per calcolare l’indice di riflettanza solare SRI e la temperatura superficiale di un tetto in funzione della riflettanza solare (1- assorbanza solare)[vedi sotto] e dell’emissività del materiale di rivestimento esterno. Più è alto SRI e più il tetto sarà “freddo”. Per esempio, un tetto nero potrebbe avere un SRI pari a 0, mentre un tetto bianco potrebbe avere un SRI di 100. I tetti scuri, di solito, hanno un SRI inferiore a 20.
Tutti i dettagli li trovi nella guida:
Assorbanza Solare ed Emissività dei Materiali
Photo credit: Nasa
Tutti i materiali hanno le proprietà di assorbimento solare e di emissività. L’assorbanza solare si riferisce alla capacità di un materiale di assorbire radiazioni. L’emissività si riferisce alla capacità di un materiale di emettere radiazioni.
- Il fattore di assorbimento solare è riferito alla superficie di un vero corpo nero che per definizione ha assorbanza solare pari a 1. La radiazione che non viene assorbita si perde a causa della riflessione e quindi del parametro “riflettanza solare”.
- L’emissività si riferisce all’energia irraggiata da una superficie di un materiale ad una certa temperatura. Il fattore di emissività fa riferimento alla superficie di un vero corpo nero che per definizione ha emissività pari a 1. L’emissità di un materiale può quindi essere compreso tra zero e uno. La potenza irradiata da una superficie è solitamente maggiore a temperature più alte.
Nei pannelli solari termici, la vernice nera ha un fattore di assorbimento di 0,98. Ciò significa che il 98% dell’energia solare disponibile è convertita in calore all’interno del collettore solare: il collettore si scalda. Una parte del calore, però, viene emesso sotto forma di radiazione.
Se il fattore di emissività è basso, si riesce a conservare più energia nel collettore. Idealmente l’emissività dovrebbe essere zero. Naturalmente questo è impossibile. La strategia che puoi utilizzare in questo caso è cercare quei materiali che hanno un elevato assorbimento solare e bassa emissività.
Nel caso dei tetti freddi, invece, la strategia da utilizzare è esattamente l’opposta: utilizzare materiali con bassa assorbanza solare ed elevata emissività in quanto l’obiettivo è proprio quello di riflettere la radiazione solare.
Ecco una tabella con i valori di assorbanza solare ed emissività di alcuni materiali. I fattori di emissività sono misurati ad una temperatura di circa 25 °C.
Risorse utili
Hai mai utilizzato materiali riflettenti in un tuo progetto?
caro andrea, ho letto l’articolo sui tetti freddi e volevo avere delle indicazioni sui tetti verdi in termini di assorbanza e riflettanza.
colgo poi l’occasione per farti i complimenti per il sito e per il materiali che condividi.
p.s. a breve seguirà meritata donazione
domenico
Ciao e grazie mille!!
Non conosco attualmente valori precisi di assorbanza e riflettanza solare dei tetti verdi.
Sicuramente saranno molto variabili in quanto dipendono principalmente dal colore della superficie (terreno, erba, piante, fiori, ecc..).
Comunque puoi utilizzare dei valori di riferimento, indicati, se non sbaglio, anche dalle UNI TS 11300 per i componenti opachi verticali e orizzontali:
Colori chiari: assorbanza 0,3
Colori medi: assorbanza 0,6
Colori scuri: assorbanza 0,9
La riflettanza la ricavi facendo 1-assorbanza solare.
Mi informerò meglio, spero comunque di essere stato utile!
A presto.
Ciao Andrea,
ti faccio una domanda che mi si è rinnovata leggendo il tuo interessantissimo articolo sui tetti freddi. Avendo avuto modo di simulare energeticamente il comportamento di edifici con EnergyPlus (interfaccio DesignBuilder) ed alla ricerca di valori in letteratura di emissività di materiali, mi sono imbattuto nella tabella che che hai ri-postato (http://www.redrok.com/concept.htm) ed anche in altre tabelle.
Non riesco a capire come è possibile che i valori di assorbanza solare siano tanto diversi dai valori di emissività. Per la legge di Kirckoff nelle ipotesi di corpo grigio e di equilibrio termodinamico i due termini dovrebbero coincidere. In pratica tutta l’energia assorbita dal corpo viene ri-emessa.
Potresti aiutarmi a interpretare correttamente la tabella?
Grazie.
Ciao Andrea,
complimenti per l’articolo ed il sito in generale, ma non ho trovato nietne che riguardi il medesimo calcolo ma rivolto alla parete verticale. Cosa cambia?
Ti ringrazio anticipatamente
Ciao e grazie per l’interesse.
Per le superfici verticali di norma l’effetto della riflessione e/o assorbimento solare della superficie viene considerato con il parametro assorbanza solare, calcolata secondo le UNI TS 11300 e le norme a cui esse rimandano.
Grazie Andrea della risposta,
la UNI TS 11300 permette di calcolare gli Apporti solare sulla parete ma non dice niente riguardo al calcolo della temperatura superficiale. Se io ho una parete in CLS bianca o nera la temperatura superficiale della parete stessa dovrebbe essere diversa
Ciao Andrea, seguo da anni il tuo blog con grande interesse, dapprima come studente ed ora come progettista. Trovo i temi trattati assolutamente attuali, e purtroppo spesso sottovalutati da maggior parte dei tecnici. Volevo chiederti dove poter recuperare un database con i valori di assorbanza ed emissività tipici dei materiali da costruzione in quanto il file al quale rimandi all’interno dell’articolo non è più disponibile.
Ti ringrazio sin da ora,
Giulia
Ciao ho aggiornato il link, puoi vedere la tabella qui: https://docs.google.com/spreadsheets/d/1uyhH7VHtQzQbqMn4bJKPUr8vRuqmF5CXEqTilQuZgpk/edit?usp=sharing