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L’efficientamento energetico degli edifici esistenti fatto passo passo, il più comune nei nostri paesi, porta con se diversi vantaggi in termini di durabilità degli elementi costruttivi esistenti e di investimenti iniziali per gli interventi di retrofit. Ci sono però anche delle problematiche legate proprio alla vita utile dei componenti edilizi che richiedono attenzione da parte degli attori coinvolti nella ristrutturazione edilizia o riqualificazione energetica.
L’efficienza energetica è fondamentale se vogliamo raggiungere gli ambiziosi obiettivi energetici fissati per gli edifici in tutta l’Unione Europea al 2020. Mentre è stata posta molta attenzione e fatti tanti progressi nel settore dei nuovi edifici, resta il fatto che in Europa la maggior parte degli edifici sono esistenti (gli edifici esistenti in UE sono circa 290 milioni). E’ quindi necessario aumentare i nostri sforzi per aumentare l’efficienza degli interventi di riqualificazione energetica.
Il retrofit energetico può essere effettuato in un unico momento o in maniera incrementale, nell’arco di diversi anni.
La ricerca e l’esperienza sul campo hanno già dimostrato significative riduzioni di energia consumata per la climatizzazione invernale ed estiva in diversi esempi di successo, ma si riferiscono a retrofit energetici di edifici eseguiti contemporaneamente.
Più comune è la riqualificazione energetica parziale, fatta gradualmente passo dopo passo condotta per un periodo lungo di anni o addirittura decenni che porta con se una serie di vantaggi, ma anche complicazioni.
Il vantaggio di una ristrutturazione passo dopo passo è che si ottiene il massimo da ogni componente edilizio, ottimizzando l’investimento iniziale sugli interventi migliorativi. Inoltre i lavori possono svilupparsi su aree relativamente piccole così da poterli finanziare più facilmente.
Di contro, il lungo ciclo di vita degli edifici comporta che ogni step di riqualificazione energetica peserà su quelli futuri: un intervento di bassa qualità, una volta effettuato, rimarrà lì per molto tempo, a discapito degli interventi successivi.
Per cui quando si procede alla ristrutturazione di una parte dell’edificio è buona cosa farlo sempre all’insegna dell’efficienza energetica.
Per cercare di evitare questo problema, è nato il progetto europeo EuroPHit, il cui obiettivo è quello di aumentare in modo significativo la qualità e l’efficienza delle riqualificazioni energetiche condotte gradualmente, forse il tipo di retrofit energetico degli edifici più comune. Il progetto EuroPHit è cofinanziato nell’ambito del programma Intelligent Energy Europe della Commissione Europea (IEE).
Il progetto si prefigge di produrre i seguenti elaborati:
- schemi e criteri di certificazione per le ristrutturazioni step by step che puntano allo standard EnerPHit
- sistemi di incentivazione per ristrutturazioni passo passo
- linee guida per la progettazione e sviluppo di interventi di retrofit altamente performanti e idonei a tali ristrutturazioni
- strumenti di calcolo per il bilancio energetico di edifici esistenti ristrutturati step by step
- formazione specifica per questo tipo di ristrutturazioni
Tali principi verranno applicati su diversi edifici campione, come questi.
Pianificare l’Efficientamento Energetico degli Edifici
Pianificare l’efficientamento energetico degli edifici può contribuire ad assicurare l’integrità termofisica dell’involucro edilizio per tutto il processo di rinnovamento.
Riqualificare un elemento del sistema edificio-impianto significa influenzare l’equilibrio che intercorre tra flussi energetici, flussi d’aria e di umidità, temperature superficiali e molto altro. Quando si interviene ad esempio sull’isolamento termico dell’involucro edilizio senza tenere conto della tenuta all’aria dello stesso e della ventilazione, si può incorrere in problemi di umidità.
Se tra le varie fasi di ristrutturazione intercorrono molti anni, la pianificazione degli interventi presenti e futuri è essenziale.
Un master plan della riqualificazione energetica può essere utile a soddisfare sia le esigenze dell’edificio che degli utilizzatori dello stesso. Ad esempio, si potrebbe specificare la sostituzione dei vari componenti in diversi momenti temporali o per diverse facciate dell’edificio. Il piano di ristrutturazione potrebbe quindi definire la qualità e l’ordine degli interventi migliorativi da adottare.
Per approfondimenti sul progetto EuroPHit:
Bravo Andrea, sono felice di vedere che si sta promuovendo questo progetto, che credo sia fondamentale specialmente in questo periodo di difficoltà economiche.
Ci sentiamo presto per far qualcosa insieme.
Francesco
Ciao Andrea e complimenti per la rinnovata veste grafica…
Siccome devo ristrutturare la mia abitazione (villetta indipendente), mi chiedevo se fosse possibile associarsi a qualche Associazione o sfruttare qualche programma (EU o nazionale) affinchè si potesse collaborare per una riqualificazione completa, mediante una sorta di binomio in simbiosi. Cioè, mettendo a disposizione la mia abitazione per futura pubblicità agli interessati, ci sarebbe qualcuno disposto a finanziare, anche parzialmente, gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione? O forse chiedo la luna?
Grazie…
saluti
Ciao e grazie a te per l’interesse.
Non conosco nulla del genere, ma prova a sentire qualche ESCO:
Cos’è una ESCO: