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Fotovoltaico incentivi nel 2013: quale utilizzare tra V° conto energia e detrazioni fiscali 50% ex. 36% per le ristrutturazioni edilizie? Dal 27 agosto del 2012 è ufficialmente entrato in vigore il V° conto energia per gli impianti solari fotovoltaici che ha decretato la fine del IV° conto in vigore per il superamento del tetto massimo di spesa pari a 6.5 mld di €.
La considerevole flessione verso il basso delle tariffe da richiedere al Gestore dei Servizi Energetici, ha creato sulla base di un vecchio strumento legislativo (DPR n. 917 del 1986) la possibilità di fruire della detrazione delle spese per interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili di energia.
Nel giugno di quest’anno col Decreto n. 83 del 22 giugno modificato dall’art. 1 della Legge 7 agosto 2012 n. 134, la detrazione fiscale del 36 % sulle ristrutturazioni edilizie è passata al 50 % con un tetto massimo di spesa pari a 96.000 € nel periodo d’imposta compreso tra il 26.06.2012 e il 30.06.2013 data ultima questa dove sembra ci sarà poi un ritorno al 36 % precedente.
Da dire pero’ che in concomitanza al Decreto n. 83, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un aggiornamento sulla guida alle ristrutturazioni edilizie per quanto concerne le agevolazioni fiscali in agosto del 2012. All’interno di tale guida disponibile sul sito dell’Agenzia non si fa menzione alcuna, fra gli interventi rientranti nelle agevolazioni, di impianti fotovoltaici o spese sostenute per tale tipologia di intervento a fonte rinnovabile. Ben diverso è invece il contenuto dell’art. 11 del Decreto n. 83 e ss.mm. che specifica quali siano le spese ammesse per gli interventi di ristrutturazione e di efficienza energetica.
Il panorama normativo e fiscale in materia di fotovoltaico incentivi 50%-36% non è di semplice interpretazione. Se da una parte la risposta ufficiale di un centro di Assistenza dell’Agenzia delle Entrate afferma che la detrazione in misura del 50% è possibile, dall’altra la risposta di due funzionari solerti della medesima agenzia sollevano un sacco di perplessità sulla risposta scritta del centro. Come di consueto all’italiana ciò che accade è che anche fra gli operatori di settore esiste la medesima “confusione” sul cosa applicare e come.
Moltissime aziende distributrici di impianti solari fotovoltaici oggi propongono gli impianti con la detrazione fiscale del 50% senza avere la certezza assoluta che ciò possa essere realizzabile. Gli stessi funzionari dell’Agenzia delle Entrate sollevano dal vivo le medesime perplessità, ciononostante le risposte scritte di un loro Centro di Assistenza.
Che nel dubbio si debba proseguire per il conto energia con la speranza di portare a casa qualche cosa forse rappresenta l’unica risposta nel proseguimento di un percorso che potrebbe avere termine al raggiungimento del tetto massimo di spesa, certamente con altri vincoli, con altri parametri, ma se non altro con una chiarezza di procedimento che per fortuna non consente di avere dubbi o perplessità di sorta.
Pur comunque ragionando in termini di detrazione fiscale, l’istruttoria tecnica nei portali ENEL-TERNA-GSE subisce una variante diventando più snella e meno soggetta a fantasiose e a volte inesplicabili integrazioni da parte di chi esamina la documentazione con poco discernimento anche al suo contenuto.
Ad oggi comunque il contatore fotovoltaico del GSE riporta costi totali annui pari a 109.193.873 €, lasciando cosi ancora un po’ di spazio alle richieste di tariffe incentivanti per almeno, considerando l’attuale trend di crescita della spesa, ad altri 8-10 mesi, salvo impennate causate da un ritorno all’indietro della veridicità delle informazioni sulla detrazione.
Aggiornamento 19 marzo 2013
L’Agenzia delle Entrate ha dato una risposta in merito alla possibilità di usufruire della detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie, 50% fino a giugno 2013 e strutturale al 36% dal 1 luglio 2013, a cui è possibile accedere in alternativa al quinto conto energia. Leggi qui i dettagli:
- Cumulabilità fotovoltaico e detrazioni 50%: l’Agenzia delle Entrate risponde
- L’agenzia delle Entrate ha dato parere positivo alla detrazione del 50% per il fotovoltaico, ecco il documento ufficiale
Approfondimenti
- Ecco delle simulazioni che mettono a confronto il conto energia con le detrazioni fiscali 50%” target=”_blank”>Ecco delle simulazioni che mettono a confronto il conto energia con le detrazioni fiscali 50%
- Detrazioni 50% e fotovoltaico, si può fare?
- Fotovoltaico e detrazioni del 50% per le ristrutturazioni, serve chiarezza
- Detrazione Fiscale 50% – Una risposta dell’Agenzia delle Entrate
- Detrazione fiscale più conveniente del conto energia? Alcune simulazioni ATER
- Simulatore excel fotovoltaico e detrazioni
- Il fotovoltaico mette alla prova le detrazioni 50% – Test di fattibilità Sole 24 Ore
A cura di Ing. Gennaro Vietri
Photo credit: knowmybackyard
Ciao Andrea,
Personalmente su Conto Energia, detrazioni e altre gestioni preferisco neanche aggiornarmi. E tutto una novità constante ma provvisoria, e serve solo a creare confusione. Quando mi capita una consulenza cerco l’ultimo documento AE sapendo che non è qualcosa da archiviare o imparare.
Confermo questa interpretazione nel senso che sono in possesso di un’interpretazione di un funzionario di un ufficio locale che afferma che essendo facente parte dell’impianto elettrico può usufruire della detrazione 50%. Un altro invece il contrario.
La situazione è controversa finchè non ci sarà un pronunciamento dell’agenzia delle entrate nazionale.
E’ scorretto vendere con questa promessa.
Il principio ispiratore del Conto Energia era di incentivare e gestire come UNICO STRUMENTO UNIVOCO lo sviluppo della fonte energetica alternativa (Solare Fotovoltaica in particolare).
Nel suo spirito l’alternativa del l’impiego del 50/36% di incentivi per l’edilizia non si dovrebbe proprio porre, secondo lo stesso principio con cui furono espressamente esclusi dagli incentivi del 55% per la riqualificazione energetica, in cui invece rientrò il solare termico.
Poi in Italia conta più la lettera e il cavillo del principio, per cui probabilmente si potrà, ma non si dovrebbe, utilizzare l’incendio 50% per il fotovoltaico.
Ciao Andrea
io faccio up ad Architettolinares, in questo mare di regole e facile perdersi, anzi sembra che tutto ci porti a dover per forza avere un consulente che ci guidi, basta pensare che in certi casi uno deve spiegare ai funzionari d’ufficio come si porta avanti la pratica.
Secondo me bisogna ogni volta fare conto di non sapere niente e analizzare il contesto regolamentare al momento d’iniziare la pratica, sperando che nel frattempo, e finche essa non viene sbrigata, nulla cambi.
Piuttosto che dire la mia su 5 conto o detrazione faccio un esempio concreto:
– impianto di 3kW su residenza domestica con produzione di 4000 kWh/anno e ipotesi di autoconsumo del 60%.
Al momento un buon impianto fv di 3 kWp riesce ad installarsi con 6000 euro al massimo. La detrazione permetterebbe di recuperare il 55%, quindi 3300 euro, in 10 comode rate annuali da 330 euro ognuna.
Con lo scarso incentivo per il 3kW abbiamo:
– tariffa omnicomprensiva 4000*0,4*0.208+4000*0.6*0.126 = 635.20 euro/anno!
Lascio a voi la scelta!
Saluti, Antonio
Buongiorno a voi.
Inizio con una premessa, se avessi la possibilità di fare un investimento questa sarebbe la mia soluzione agli incentivi.
Acquistare un impianto fotovoltaico stand alone. Acquistare un dispositivo per generare idrogeno. L’idrogeno lo immagazzinerei in bombole a idruri metallici. La mia auto userebbe l’idrogeno. Per almeno trent’anni non avrei più bisogno di corrente elettrica dalla rete o carburanti. Non sarei schiavo dei mercati o di black-out. L’incentivo statale a lungo termine può diventare una tassa. Scommettiamo?
Ciao,
per quanto ne so io gli incentivi e le detrazioni fiscali non si possono cumulare. Credo comunque che sia più vantaggiosa la tariffa incentivante omnicomprensiva de V° conto energia.
Da quello che mi risulta l’ANIE ha fatto una richiesta in tal senso e trascorsi, se non erro, 120, se non riceveranno risposta, varrà il silenzio assenso, ossia si potrà accedere alle detrazioni fiscali.
In ogni caso mi hanno anche detto che alcune Agenzie delle Entrate locali accettano questo tipo di detrazione altre no; per ora non c’è nulla di definitivo e definito a livello nazionale.
Ciao
Altrochè se mi vien voglia di dire la mia…
Come al solito in burocratese la normativa italiana una volta di piu’ testimonia la pochezza intellettuale dei nostri legislatori, maestri nel complicarci la vita, come cittadini prima e come tecnici poi, rendendoci “invivibile” e fumoso il nostro campo professionale e costringendoci a “Non sapere le cose”, poichè è chiaro che agli occhi della committenza che a noi si rivolge per capirci qualcosa, risultiamo anche noi impreparati!
Per quanto posso suggerire direi di considerare la detrazione del 50% valida e fino a luglio 2013 la considero conveniente e prevedo il caos tra primavera e fine giugno come lo è stato per la fine di questo conto scorso conto energia.
Ciao.
Andrea,
come per tanti altri casi simili dipende tutto dal funzionario che esamina la documentazione a corredo dello sgravio richiesto; in passato ho casi in cui un anno lo sgravio è passato l’anno dopo no l’anno successivo si.
Nessuno potrà darti certezze salvo che ci sia un chiarimento che permetta, parlando in caso di rigetto col funzionario, di eliminare le incertezze interpretative.
Ciao,
stante che il costo dell’incentivo è pagato dal kilowattora come sovrapprezzo, che il kilowattora sconta già sovracosti non suoi per cui costa in Italia mediamente almeno il 30% in più che altrove, stante che l’incentivo s’accumula per vent’anni, stante che il costo dell’energia è la condizione di base per le attività produttive, è fatale che:
– o si arriva alla cancellazione degli incentivi
– o si ferma tutta la baracca.
Cosa dici?
Ciao Gianni e grazie per le info.
Dico che non hai tutti i torti, tant’è che il conto energia tende probabilmente a finire e per fortuna in Sicilia già si è arrivati alla Grid parity.
Ciao e a presto!
Andrea al momento ho abbandonato il settore, ma sapevo che il V° conto avrebbe proposto la possibilità della detrazione.
Credo che con la possibilità degli incentivi, qui in Sicilia, con l’alto irraggiamento è meglio l’incentivo, mentre altrove è soltanto un calcolo da verificare, basta considerare che l’incentivo dura sino a 20 anni, mentre la detrazione credo sino a dieci.
Ciao Andrea,
la risposta è NO, ovvero l’impianto FV non può usufruire della detrazione fiscale. L’unica incentivazione per il FV è appunto l’incentivo sui Kwh prodotti del V Conto Energia.
La detrazione fiscale dell 55% sull’ imponibile irpef è fruibile da opere del tipo sostituzione caldaia obsoleta con caldaia a condensazione oppure sostituzione di uno scaldabagno elettrico con una pompa di calore per Acqua calda sanitaria, ed altre opere miranti al miglioramento dell’ efficienza di generazione termica e isolamento Volumetrico.
Il vantaggio dell’incentivo Conto energia del FV rispetto alla detrazione fiscale è che l’incentivo è legato hai Kwh prodotti, alla Potenza impianto e dal semestre d’installazione impianto, mentre la detrazione fiscale è legata a quanto si paga d’ irpef annualmente.
Ti faccio un esempio:
Se spendo 6000 euro per cambiare una caldaia obsoleta con una a condensazione posso richiedere la detrazione del 55% spalmata su 10 anni ovvero 3300/10 quindi 330 € Anno.
A questo punto se annualmente pago d’ irpef una cifra >= 330 € riesco a recuperare nei 10 anni il 55%, ma se pagassi annulmente una cifra < 330 € ad esempio 200 € riuscirei a recuperare solo 200 € *10 anni = 2000 € ovvero il 33,3%.
Spero di esserti stato di aiuto,
Saluti.
Ciao Anselmo e grazie per le informazioni.
Mi riferivo alla detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie, ma il discorso è comunque valido.
Grazie e a presto!
Ciao andrea,
ho avuto modo di interessarmi all’argomento poco tempo fa, la risposta ora è che nn vi è alcun chiarimento da parte delle autorità.
Sono state fatte diverse richieste a diverse autorità con esisti diversi per cui si attende il parere ufficiale del GSE o del ministero dell’economia (penso).
Detto questo, anche nel caso in cui fosse possibile utilizzare entrambi i metodi di incentivazione (non cumulabili tra loro) non saprei cosa suggerirti.
Ci sono due scuole di pensiero, chi preferisce l’uno e chi preferisce l’altro. Non ho avuto modo di fare simulazioni, ma a quanto ho letto la scelta ricade sull’uno o sull’atro metodo incentivante al variare delle esigenze economiche iniziali del richiedente, ma ancora di più dipende dalla percentuale di AUTOCONSUMO dell’energia prodotta.
Per autoconsumo si intende quell’energia che viene prodotta e IMMEDIATAMENTE consumata dalla rete domestica (o dell’azienda) senza “passare” dal contatore, ne in entrata ne in uscita.
Spero di essere stato esaustivo.
Ciao Andrea, le mie informazioni a riguardo:
1) l’installazione dell’impianto fotovoltaico può usufruire delle detrazioni fiscali al 50% ai fini IRPEF e stipulare un contratto di scambio sul posto con il GSE oppure richiedere l’incentivo secondo il V Conto Energia (tariffa onnicomprensiva) con il premio autoconsumo. Richiedere entrambi i benefici non è compatibile!
2) dagli studi di fattibilità effettuati ho comparato le due soluzioni e sono arrivato alla conclusione che la soluzione più conveniente attualmente è la detrazione al 50% con la richiesta di scambio sul posto; il ritorno dell’investimento è anticipato di 2 anni, ovviamente se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
a) stiamo parlando di investimenti non superiori ai 180000€;
b) il richiedente ha una busta paga dove la ritenute versate (tasse) sono maggiori delle detrazioni richieste;
c) i consumi elettrici dell’immobile sono congrui alla potenza dell’impianto da realizzare (convenienza dello scambio sul posto).
Bisogna considerare anche il fatto che con l’ipotesi fatta si evita l’iscrizione al registro GSE, la corsa all’attivazione dell’impianto con i relativi problemi dell’Enel e soprattutto l’iter burrocratico della pratica FTV al GSE; in aggiunta potresti utilizzare moduli non Europei e tanto altro ancora.
Spendo due parole a riguardo della ristrutturazione: le autorizzazioni devono essere impostate come interventi migliorativi per il risparmio energetico! Quindi prima di iniziare l’installazione dell’impianto bisogna effettuare una diagnosi energetica dell’edificio e dei suoi consumi in poche parole definire l’indice di prestazione energetica (con relativa classe energetica) prima dell’intervento e dopo l’installazione evidenziare il miglioramento con il nuovo indice di prestazione energetica ottenuto.
Va da se che se l’impianto di riscaldamento ha come generatore di calore una caldaia a gas dubito che all’Enea accettino l’installazione dell’impianto fotovoltaico come intervento migliorativo. Mentre se ho una pompa di calore le cose cambiano nettamente.
Sono due mesi che attendo una risposta a riguardo dall’agenzia delle entrate. Una volta ottenuta sarà mia cura inoltrartela
Spero di essere stato di aiuto.
La risposta è sì può usufruire delle detrazioni pena la rinuncia agli incentivi (che oramai fanno ridere).
Questa secondo me è la soluzione migliore se si abbina un riscaldamento elettrico (io lavoro con la fibra di carbonio) e ci si avvale del ripristino del decreto legge su SSP del dicembre 2009 ripristinato quest’anno.
Tutta l’energia immessa posso utilizzarla senza condizioni di solo autoconsumo (quindi la produco di giorno e la consumo di notte, la produco d’estate e la consumo in inverno). Questo mi permette di staccarmi dalla bolletta gas/riscaldamento con un notevole risparmio che se abbinato all’energia elettrica, risparmiata anche questa, il mio ritorno di investimento sarà dai 2/4 anni molto meglio che con i contributi in più rinunciando agli incentivi posso fare un impianto da 15 Kw senza iscrizione al registro.
Ciao Andrea,
il mio parere e’ piu vicino a quello degli americani (per esempio spiegato nella presentazione di ANSI/ASHRAE Standard 189.1-2011), che deriva dall’idea che un dollaro (un euro) possa essere più propriamente investito per ridurre il consumo energetico degli edifici invece che in energia rinnovabile.
Infatti, quello che conta e’ il risultato finale: un impatto ambientale piu’ favorevole, vuol dire un’impronta di CO2 minore. E’ qui ci incontriamo con la parte triste della storia fotovoltaica: ho letto un articolo tedesco che spiega come i loro pannelli installati non vengono utilizzati al 100 % perché le loro linee di energia elettrica non sono in grado di accumuilare e distribuire tutta l’energia catturata dal sole.
Il risultato: denaro sprecato.
Ciao Mitja, mi trovo d’accordo, infatti sappiamo tutti che la migliore energia rinnovabile è quella risparmiata!
Al momento l’incentivo conto energia, seppur molto basso, rimane migliore della detrazione fiscale 50%, in quanto la detrazione fa recuperare una parte del costo d’investimento; l’incentivo al momento, con qualche anno in più è in grado di far recuperare l’intero investimento.
Da quello che ormai appare evidente riguardo allo sviluppo del conto energia il finanziamento dovrà terminare o esaurirsi a breve.
La funzione del conto energia era lo sviluppo del settore fotovoltaico, l’obiettivo pare raggiunto.
Attualmente, anche se le difficoltà contingenti sono pesanti, il settore fotovoltaico dovrebbre proseguire con la detrazione fiscale in quanto i prezzi si sono stabilizzati a quote accessibili.
La detrazione fiscale e l’autoconsumo possono ancora garantire una buona resa dell’impianto FV. Per un autoconsumo efficiente si dovrebbero utilizzare gli elettrodomestici o le macchine elettriche nei periodi di maggiore produzione di energia elettrica da FV (es. ore 11 – ore 13), meglio ancora con sistemi di accumulo di energia (non ancora attuabili a prezzi sostenibili).
L’installazione di un impianto fotovoltaico non può usufruire delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni o risparmio energetico, ma solo del conto energia, la detrazione la possono usufruire solamente i pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici e o industriali.
Ciao Andrea,
ti rispondo in merito alle detrazioni fiscali sull’installazione di impianti fotovoltaici su nuovi edifici e da ristrutturare.
Un’azienda di installazione impianti fotovoltaici, in cui lavora un figlio di un mio carissimo amico, afferma che, ai clienti che gli chiedono di installare i sopraccitati impianti e di poter usufruire delle detrazioni fiscali, gli rispondono che le loro richieste vengono inoltrate agli organi di competenza, ma non sono in grado di esserne certi che queste verranno accolte, in quanto dalla Agenzia delle Entrate hanno riferito che verranno accettate e soddisfatte tutte le domande che rientrano nella classifica dei parametri prevista dal finanziamento e inviata comunicazione in merito all’accoglimento.
In pratica a tutt’oggi non sanno neanche loro se la copertura prevista è stata superata o meno dalle relative richieste, per cui o verrà aumentato il finanziamento, oppure non ci sarà più alcun incentivo.
Secondo indiscrezioni, un nuovo decreto entro fine anno dovrebbe innalzare la soglia di finanziamento per l’accesso agli incentivi.
Speriamo bene!
Puoi usufruire delle detrazioni del 50% ma non puoi accedere al GSE, quindi o uno o l’altro. In realtà ho fatto due calcoli in un caso specifico di 3 Kwp e la differenza non è molta, ancora è più conveniente il GSE.
Esempio:
– se l’impianto fotovoltaico lo paghi 8000 €, con detrazione riprendi 4000 € in dieci anni oltre ai benefici in bolletta, avrai comunque -4000 €.
– con il GSE invece riprendi circa (500 ceduta + 150 autoconsumata) 650 € all’anno per 20 anni alla fine quindi 20*650=13000 quindi 13000-8000 = +5000€
RIEPILOGO DETRAZIONI -200 €/ANNO PER 20 ANNI
RIEPILOGO GSE +250 €/ANNO PER 20 ANNI
Chiaramente è un esempio che non tiene conto di tante altri fattori che comunque modificano il risultato ma non il concetto.
Buongiorno Andrea,
queste sono delle piccole informazioni ricavate in un breve periodo di tempo, purtroppo a motivo delle continue scadenze non riesco ad aggiornarmi ulteriormente, causa V° conto energia, nonchè altre pratiche in corso.
Spero che questo art. possa in qualche modo aiutarti come segnale di “input”.
Con l’articolo dell’8 ottobre 2012 Il Sole 24 Ore torna sul dibattuto argomento dell’applicabilità della detrazione fiscale del 50% (ex 36%) al fotovoltaico. In particolare evidenzia che “la lettera h) dell’articolo 16 bis, tra gli interventi agevolati, comprende quelli relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. E precisa che queste opere possono essere realizzate anche senza opere edilizie, a patto che venga acquisita idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia.
Nell’articolo vengono spiegate le diverse fasi interpretative che conducono all’attuale orientamento positivo circa l’applicabilità della detrazione del 50%… (continua).
Tieni presente inoltre, che l’uff. delle entrate ha sviluppato nel tempo una circolare che scaglioni in tempi le modalità di detrazione e precisamente: fino a giugno 2013 il 50% è detraibile successiva alla data del 30/06/2013 si passa al 36%.
Queste sono le info per il momento in mio possesso …. aggiorniamoci in settimana, magari o io o tu abbiamo qualche novità sull’argomento!
Buon lavoro, buona ricerca e buona giornata.
Saluti
Ciao Andrea.
In Svizzera ricevi un incentivo di circa 0.6 CHF/kW (costo attuale in bolletta 0.16 CHF), ma ti di devi annunciare e la lista delle richieste è strapiena e si deve aspettare diversi anni prima di poterlo ricevere.
Ciao Andrea.
Non c’è una risposta valida per tutti perché gli incentivi del 5° conto energia vengono calcolati in base a quanta energia fotovoltaica viene assorbita istantaneamente nelle ore diurne.
In base alle simulazioni che preparo nel mio lavoro, il sistema degli incentivi (1° semestre – 5° Conto Energia) sembra leggermente più conveniente del sistema detrazioni fiscali del 50% con scambio sul posto quando la famiglia cliente assorbe nelle ore diurne almeno il 40% dell’energia fotovoltaica prodotta.
Col 2° semestre, in vigore per gli impianti allacciati da marzo in poi, potrebbe esserci un’inversione dato che il valore degli incentivi cala del 13% circa.
Se si recuperano i seguenti dati sono in grado di essere molto preciso:
– quantità totale di energia annua consumata (stima riportata in prima pagina della bolletta);
– percentuale di energia assorbita in fascia F1 (valore percentuale riportato in prima pagina della bolletta);
– valore della quota energia (euro/kWh, seconda pagina della bolletta nella quota variabile);
– spesa totale annua sostenuta per l’energia elettrica (somma importi bollette).
Ciao Andrea, da quello che mi comunicano alcune aziende della Lombardia che operano nel settore del FV c’è già qualche cliente che ha inoltrato la pratica IRPEF anche se la Direzione Generale dell’Agenzia delle Entrate non ancora si pronuncia in merito… d’altronde non saremmo in Italia.
Le mie considerazioni sono che la possibilità di operare al di fuori del conto energia, usando la sola detrazione fiscale, è resa possibile dal forte abbassamento dei costi del sistema fotovoltaico e dal costo dell’energia elettrica che sta aumentando sempre più.
Un privato che si installa un impianto fotovoltaico e che possa scegliere la detrazione fiscale, in alternativa al conto energia, potrà mantenere un tempo di ritorno di circa 6 – 7 anni e beneficare per sempre dello scambio sul posto.
Spero di esserti stato utile.
Ecco la risposta dell’Agenzia delle Entrate sulla possibilità di usufruire le detrazioni fiscali 50%:
Risposta Agenzia Entrate su detrazioni 50% e fotovoltaico