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Quali sono gli errori da evitare nella posa di un cappotto termico? La durabilità di un isolamento termico a cappotto è strettamente legata alla sua corretta posa in opera. Un cappotto termico può durare 5 anni quanto 50 anni, dipende tutto da come viene concepito e posato.
Conoscere quali siano gli errori più frequenti fatti dagli installatori è quindi fondamentale. In questo articolo ne ho raccolti sei, quelli secondo me più gravi e da evitare sempre!
1. Inadeguato Accostamento dei Pannelli Isolanti
Quando i pannelli isolanti non vengono ben accostati tra loro, rimane dello spazio interstiziale che verrà riempito con il rasante di finitura superficiale. In tali punti lo spessore della rasatura sarà per ovvi motivi superiore a quello presente sul pannello e l’assorbimento di umidità risulterà pertanto diverso, rendendo visibili le giunture in corrispondenza dei pannelli mal accostati. Il problema è aggravato dalla maggiore dispersione termica in tali punti, dovuta alla mancanza di isolante termico.
In tal caso, laddove non sia possibile sistemare l’accostamento dei pannelli isolanti termici, occorre riempire tali fessure con della schiuma isolante a bassa densità, evitando quindi che il rasante superficiale penetri nelle stesse fornendo ad esso uno spessore uniforme per tutta la superficie del cappotto termico.
2. Errata Posa del Collante
Se il collante non viene posato a regola d’arte, i pannelli isolanti rischiano di deformarsi a causa delle tensioni generate dalle variazioni termoigrometriche. I pannelli saranno liberi di “imbarcarsi” in maniera concava o convessa, creando fessurazioni importanti su tutte le giunture che causano infiltrazioni d’acqua e crescite di muffe, fino al deterioramento del materiale isolante stesso.
Una posa del collante a regola d’arte è la cosiddetta posa a cordolo perimetrale e punti centrali garantendo che la superficie di colla, dopo aver accostato e premuto il pannello verso la parete, copra il pannello isolante per almeno il 40%. Tale posa permette di tenere fermo il bordo esterno del pannello isolante, delegando le piccole deformazioni elastiche alla parte centrale del pannello.
Per i pannelli isolanti di tipo fibroso, è possibile posare il collante con metodo a tutta superficie, per il fatto che tali pannelli sono soggetti a minori deformazioni dimensionali.
3. Errata Installazione della Tassellatura
Se la tassellatura viene fatta penetrare troppo all’interno del cappotto termico e quindi non viene lasciata perfettamente allineata con il filo esterno dei pannelli isolanti, si creeranno degli spessori maggiori si rasante superficiale proprio in corrispondenza dei tasselli. Il diverso assorbimento igrometrico del rasante in tali punti renderà visibile la tassellatura su tutta la superficie del cappotto termico.
Per evitare il problema, occorre mantenere il filo esterno della testa dei tasselli allineato con il filo esterno dei pannelli, oppure incassare i tasselli all’interno del cappotto con apposita strumentazione e chiudere i fori con rondelle in materiale isolante.
Voglio ricordare che l’utilizzo della tassellatura non sostituisce quello del collante (che assicura la tenuta dei pannelli termici). I tasselli, generalmente da installare per un numero intorno a 6 al metro quadrato di cappotto termico, servono per far fronte alle forze di distaccamento dovute all’azione del vento, presenti principalmente nelle zone alte degli edifici.
4. Inadeguata Resistenza della Rasatura Armata
La rasatura armata esterna viene posata in due mani:
- prima mano di rasante
- posa della rete
- seconda mano di rasante.
Se la seconda mano di rasatura viene posata subito dopo la prima mano, il rischio che la rete d’armatura venga schiacciata completamente nella prima mano di rasatura è molto alto. Ciò comprometterà la resistenza generale della rasatura, che non riuscirà ad assorbire le deformazioni dei pannelli sottostanti, dando vita a delle fessurazioni e conseguenti problemi ad esse legati (infiltrazioni d’acqua, muffe, deterioramento cappotto termico).
Per evitare tale problema, occorre aspettare almeno 24 ore prima di posare la seconda mano di rasante. Questo permetterà di mantenere la rete d’armatura in posizione centrale rispetto alle due mani di rasante, lavorando in maniera ottimale rispetto alle sollecitazioni termoigrometriche.
Un altro errore di posa della rasatura armata è la mancata sovrapposizione della rete d’armatura o l’assenza della rete per il rinforzo diagonale sugli spigoli delle aperture. Questo genera delle fessurazioni in corrispondenza delle riprese della rete e sugli angoli dei vani porta e finestra.
5. Mancata Adesione della Finitura Colorata
Se si applica la finitura superficiale colorata in condizioni ambientali non adeguate, si può incorrere in problemi di scivolamento del colore o non omogeneità dello stesso su tutta la facciata del cappotto termico.
In caso di posa del colore con elevata umidità relativa esterna, ad esempio con molta nebbia (UR praticamente 100%), è molto probabile che questa idrata la pittura al punto da appesantirla e rallentarne l’asciugamento, fino a farla scivolare verticalmente.
Se invece le riprese del colore vengono effettuate con pittura a temperature molto diverse tra loro, queste si vedranno su tutta la superficie, in quanto la pittura a temperatura più alta tende ad asciugare più velocemente. E’ il caso in cui ad esempio il secchio del colore viene lasciato esposto al sole per molto tempo.
Queste sono le condizioni ambientali entro le quali è consigliato operare:
- 5° C < Temperatura aria esterna < 35 °C
- Umidità relativa < 85%
- Vento moderato
6. Mancanza del Profilo di Partenza
Nel caso di mancata installazione del profilo di partenza, quello posizionato nella parte bassa di un cappotto termico, si rischia:
- di pregiudicare la linearità dei pannelli man mano che vengono posati verso l’alto. Il profilo di partenza viene installato agilmente in orizzontale, a differenza del piano di battuta a terra
- poggiare il cappotto termico a terra significa esporlo al potenziale ristagno d’acqua che potrebbe deteriorarlo nella parte bassa. Per evitare il problema, è bene utilizzare un pannello di partenza resistente all’acqua (tipo XPS) o quanto meno posare in quella zona una terza mano di rasante del tipo elastomerico impermeabilizzante.
Questi sono i 6 errori principali che si commettono nella posa di un cappotto termico, come confermato anche nel webinar tenuto da Waler che ho seguito qualche giorno fa.
Secondo te quali altri errori commettono gli installatori nella posa dei cappotti termici?
Aiutami ad ampliare la casistica rispondendo con un commento all’articolo e inviandomi qualche foto fatta da te di cappotti posati male. Ho intenzione di creare una mini guida o un’infografica esaustiva da distribuire poi a tutti.
Approfondimenti
- Il manuale CORTEXA per l’applicazione del sistema a cappotto. CORTEXA è il consorzio per la cultura dei sistema a cappotto basato sugli standard qualitativi europei
- Alcuni errori da evitare nella posa del cappotto termico (video dalla fiera Bolzano)
Ciao Andrea, consigli interessanti, come sempre. Ho letto a suo tempo il manuale “CORTEXA” e ritengo una valida guida per i professionisti e Direzione Lavori.
Buongiorno, altrettanto importante è la posa di pannelli sagomati ad “L” in corrispondenza delle aperture. Complimenti per il supporoto e le informazioni che quotidianamente fornisci
Il caso 3 “tassellatura” è quello che si presenta più di frequente, allego un immagine di un mio cantiere.
Secondo me un altro caso di cattiva posa in opera di un cappotto termico è la mancata legatura dei pannelli isolanti in un angolo del fabbricato.
Una riflessione sulla posa dei cappotti. Come sapete le normative di sicurezza sui ponteggi prevedono che il lato interno del ponteggio (quello che guarda l’edificio) può essere lasciato privo di protezioni se il ponteggio è distante non più di 20 cm dalla parete dell’edificio. Ho appena terminato la costruzione di un edificio in legno (pareti massiccie x-lam), e il ponteggio è stato montato a 20 cm. Il cappotto esterno previsto (fibra legno) era di 16 cm di spessore. A montaggio finito il ponteggio risultava a 4 cm dal cappotto. Avete idea di cosa vuol dire stendere l’intonaco in queste condizioni, o montare le soglie esterne delle finestre?
Montare il ponteggio più distante ma con le protezioni richieste impedirebbe comunque la posa di pannelli di grandi dimensioni (nel mio caso 80x120cm).
Smontare e rimontare il ponteggio? A quali costi?
È il tipico caso in cui la normativa dovrebbe essere adeguata ai nuovi criteri di costruzione a risparmio energetico….
Io ho visto girare intorno ad una calata di grondaia e ad una unità esterna di condizionamento e dietro niente isolamento…
Condivido pienamente gli errori elencati nel presente articolo ben fatto.
Un ‘settimo errore’ può essere la posa dell’isolante su una superficie già intonacata ma degradata (il degrado dell’intonaco è rappresentato da crepe, fessure e distaccamenti.) Posandovi banalmente l’isolante si rischia di provocare rigonfiamenti e favorire il passaggio di umidità a causa del degrado dello strato di intonaco preesistente. Per risolvere il problema bisognerebbe rimuovere lo strato di intonaco e creare uno strato di regolazione per agevolare la corretta posa dell’isolamento e non comprometterne le prestazioni.
Un ‘ottavo errore’ è la posa del collante a cordolo: è meglio stendere il collante su tutta la superficie interna, lasciando liberi i bordi che saranno cosparsi dalla pressione del pannello sulla superficie a vantaggio delle prestazioni e della corretta posa.
Ciao Alessio e grazie per i consigli.
In merito al fatto di evitare la posa della colla sul cordolo del pannello, non sono d’accordo. Come anche suggerisce il manuale di posa CORTEXA, questo tipo di posa, a cordolo perimetrale con punti centrali è il migliore in quanto impedisce al pannello di imbarcarsi e permette di assorbire le deformazioni termiche senza generare fessurazioni.
Posare la colla solo all’interno può non portare la colla a stendersi correttamente fino ai bordi, lasciandolo quindi libero di muoversi.
In alternativa si può utilizzare la posa a tutta superficie, assicurandoci quindi che la colla viene posata fino ai bordi prima dell’installazione del pannello.
Ciao Federico, si ottimo consiglio quello del profilo ad “L”, consigliato anche dal manuale CORTEXA. Grazie a te per l’interesse.
Ciao Stefano, guardando la foto, noto che il tassello è stato installato all’intersezione di due pannelli. Credo che non sia il massimo di tenuta. Il manuale CORTEXA consiglia di installare i tasselli sui singoli pannelli isolanti.
Comunque nel caso in foto, con tassello schiacciato all’interno, è necessario tornare a filo esterno del pannello con un rondella di isolante termico, preferibilmente dello stesso materiale isolante, in modo da evitare il riempito del foro con la rasatura superficiale (questo provocherebbe un diverso assorbimento igrometrico in quei punti, rendendoli visibili).
Ciao Andrea, ti potrei suggerire anche di evitare di posare intorno alle aperture pannelli che finiscano in corrispondenza delle aperture stesse. Ovvero converrebbe tagliare i pannelli a L in modo che negli spigoli delle aperture ci fosse un pannello continuo onde evitare filature dovute a tensioni.
Inoltre bisogna evitare di mettere pezzi di pannello troppo piccoli, per compensare spazi residui.
Per finire: negli angoli dell’edificio la posa deve essere fatta alternata tra una fila ed un’altra, in modo da rinforzare la struttura del cappotto.
Difficile da spiegare. Se non sono stato chiaro dimmelo che ti mando una foto.
Ciao, Davide
Ciao Andrea. Altro errore visto personalmente: posa pannelli sugli spigoli. A volte viene data la colla sulla testa del pannello che si trova su una facciata e ci si appoggia un pannello della facciata successiva. Cio’ genera un ponte termico sullo spigolo, di notevole consistenza. Non si deve mettere la colla sulla testa di un pannello di spigolo per incollarvi il pannello della facciata successiva!
Innanzitutto vorrei fare i complimenti per tutti i consigli che quotidianamente dispensi tramite il tuo sito.
Un errore, secondo me, molto sottovalutato e che ritrovo spessissimo nei cantieri, consiste nella mancata protezione dei pannelli dall’irradiazione solare (soprattutto per quanto concerne i pannelli con grafite, che sono molto più scuri). Pur trattandosi di un errore molto banale (e quindi a cui facilmente si può trovare rimedio), durante il periodo estivo m’imbatto spesso in cantieri che lasciano stoccati i materiali al sole, senza protezione oppure posano il cappotto in pieno giorno con temperature elevate, senza le adeguate reti di protezione.
Un altro errore banale, consiste nell’errata scelta del materiale, per quel che concerne lo zoccolo verso terra, (zona esposta a pioggia battente) in cui è necessario utilizzare materiali idonei (di solito preferisco utilizzare EPS P piuttosto che XPS, per una discorso di “rigidità strutturale”).
Mettiamoci anche la mancata posa dei nastri a tenuta sulla base, verso gronda e in battuta ai serramenti, con relativa rete porta-intonaco, infine sotto i davanzali e le soglie.
Ciao Alessandro e grazie per i tuoi consigli!
Ciao Andrea, come al solito i tuoi articoli sono utili e chiari.
Dalla mia esperienza suggerisco:
– non corretto uso delle attrezzature di posa in opera: es. i pannelli di EPS tagliati con la sega circolare e non con la lama calda;
– uso di schiume sbagliate: le schiume poliuretaniche sono di diversi tipi, collanti, espandenti, rigide ed elastiche ed ognuna svolge un compito;
– tasselli premuti in maniera eccessiva nell’isolante!
– poca preparazione da parte di chi posa i cappotti (io seguo i webinar cortexa, trovo fondamentale il loro manuale e li suggerisco ogni volta che posso).
Aggiungerei:
– qualità del materiale (pannelli non rettificati), alle volte portano pacchi con panelli scadenti, con bordi rovinati, spigoli schiacciati o rotti;
– erronea sfalsatura dei pannelli, troppo vicini che provoca una successiva tassellaura con tasselli troppo vicini;
– spigoli finestre non idonea, gli spigoli devono essere contenuti all’interno di una singola lastra;
– non corretto uso delle attrezzature di posa in opera: es. i pannelli di EPS tagliati con la seghetto o raspa e non con la lama calda;
– poca preparazione da parte di chi posa i cappotti , spesso sono muratori generici non italiani con i quali è difficile interloquire
Salve.posso posare i pannelli su parete intonacata e rasate.
Posso partire un metro sopra zoccolatura in pietra o la devo eliminare?
Marmi spallette finestre vanno eliminate.
La ringrazio
Saluti.
Ciao Saverio, si puoi posare i pannelli su parete intonacata e rasata, purchè questi siano in buone condizioni, quindi non deteriorati, altrimenti i pannelli non stanno su.
La zoccolatura in pietra, se insiste una porzione di parete disperdente, sarebbe meglio toglierla, posare il cappotto, e poi rimetterla con dovute accortezze. Stesso discorso per marmi e spallette.
Ciao.
Salve e grazie x le risposte.
Ma non capisco sulla zoccolatura se insiste vuol dire se troppa estesa, sulla parete da terra in su un m. alta.
Mentre per le spallette devo togliere i marmi e non metterli più?
Mi scusi ancora ultima domanda giuro: la casa pista a 900 mslm Che spessore devo mettere .
Grazie.
Saluti
Saverio
Salve, voglio dire che sarebbe meglio togliere la zoccolatura, installare il cappotto e poi riposare la zoccolatura sul cappotto. Stesso discorso per le spallette.
Occorre però valutare se il cappotto è in grado di sostenere il peso delle lastre di pietra.
Per calcolare lo spessore dell’isolante, occorre conoscere la stratigrafia della parete esistente e la zona climatica (anche comune in cui è situato l’edificio).
Saluti.
Grazie ancora gentilissimo,per la stratificazione non so quale può essere.
La zona climatica D a 900m.
Comune Petilia Policastro .
Saluti saverio
Grazie gentilissimo.
La mia casa è posta a 900m
Piano terra zona climatica D
Comune .
Petilia policadtro.
Che spessore?
Saluti
Saverio.
Salve,le chiedo una cortesia dovrei fare isolamento termico ma il cappotto costa un bel posto,se io faccio l’insuflaggio di polistirolo dimezza il risparmio energetico?
Complimenti x le risposte che da.
Saluti.
Buon anno.
Ciao non è possibile dirlo, occorre conoscere la stratigrafia, la struttura portante e fare delle valutazioni.
Se hai bisogno puoi contattarmi a ursiniac@gmail.com
Saluti
Salve.le avevo chiesto che spessore per il cappotto .e lei mi avevo chiesto la zona climatica.
Rispondo:casa posta in seminterrato piano terra zona climatica D comune PETILIA POLICASTRO. a 900 mslm
Saluti.
Andreabuongiorno,
mi hanno posato un cappotto 10 cm in grafite a novembre/ducembre, con finitura in acril silossanico grigio chiaro granulometria 1.5.
Ora, non appena la batte.il sole di traverso le facciate.risultano tutte a onde e butterate, sembra un muro di una casa vecchia di 60 anni pitturato a rullo. Ovviamente con il sole pieno, fa effetto specchio.e non si vede nulla.
L impresa afferma che sia normale che la parete sia ondulata con il cappotto.
nb. non mi hanno messo la partenza e nemmeno pannelli per l acqua. Non ho visto la rete a 45 negli ancolari porte e finestre, i marmi sono stati posati qu quelli vecchi.
Cosa ne pensa? è normale che la parete non sia liscia ma ondulata e butterata? può essere il silicato tirato male?
Buongiorno sig.Andrea vorrei chiedere un informazione…mia suocera ha intenzione di fare il cappotto esterno ma ci sarebbero i serramenti da cambiare. La mia domanda è questa è possibile eseguire il cappotto e poi cambiare i serramenti o sarebbe meglio il contrario? Grazie
Salve sì è possibile fare il cappotto e poi sostituire i serramenti o viceversa. Occorre un bravo tecnico che sappia progettare e seguire i lavori.
Buongiorno. Nel mio fabbricato, a Milano, dove è in corso l’allestimento del cappotto, ritengo siano stati commessi errori, quali l’uso del rinforzo angolare anche alla base invece del profilo di partenza, l’incollaggio dei pannelli per punti, la lavorazione alle temperature invernali, lo stoccaggio dei materiali esposti alle intemperie. Cosa possono fare i condomini, esiste una autorità alla quale ci si può appellare per contestare o verificare gli errori? Grazie e cordiali saluti
Ciao Mario, quello che puoi fare è parlare con il direttore dei lavori e chiedere se ha seguito la regola dell’arte indicata nella UNI/TR 11715:2018: Isolanti termici per l’edilizia – Progettazione e messa in opera dei sistemi isolanti termici per l’esterno (ETICS).
Se non ti convince, puoi sempre sentire un avvocato che sarà sicuramente consigliarti la strada migliore.
Buongiorno hanno messo il cappotto ad una palazzina di 3 piani. Su tutte le pareti quando il sole è radente si leggono delle gobbe e non risulta liscia. È chiaro che quella che si vede di più è la parete priva di terrazzi. È normale o hanno sbagliato qualche cosa nella stesura dell’intonaco?
Ciao hai delle foto?
Buongiorno, in fase di ristrutturazione è stato messo il cappotto termico. Abbiamo poi deciso di far fare la facciata col cocciopesto per mantenere l’aspetto antico alla casa. Da subito ho notato che sulla facciata si vedevano bene i contorni dei quadrati del cappotto e i rotondi dei tasselli e dopo due mesi si vedono ancora.
Mi chiedo se è stata sbagliata la scelta del cocciopesto o hanno sbagliato ad eseguire il lavoro.
Grazie
Molto probabilmente hanno posato male i pannelli e la rasatura armata.