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L’Italia viene molto spesso definito un “Paese vecchio”, riferendosi agli aspetti demografici che vedono una crescita della popolazione pressoché ferma, fino a denunciare il fenomeno della “culla vuota” ed un innalzarsi dell’età media della popolazione. Ma l’Italia è un paese vecchio anche per quanto riguarda l’utilizzo della tecnologia applicata all’efficienza energetica delle abitazioni.
La Domotecnica, ovvero l’insieme degli installatori specializzati in efficienza energetica, recentemente ha commissionato una indagine conoscitiva che rivela che quasi il 65% delle nostre case vengono ancora riscaldate con le caldaie tradizionali, che disperdono energia e fanno crescere esponenzialmente i consumi.
Il professor Mannheimer, che ha curato per l’Ispo questa indagine, rivela che gli italiani si dimostrano sensibili ed interessati ai problemi ambientali, ma si ritengono poco informati per ben il 40 % sui temi del risparmio energetico; inoltre si evince che gli italiani sarebbero disposti a riqualificare il proprio impianto se avessero a disposizione delle somme che, in questo periodo di crisi generalizzata, vengono destinate purtroppo ad altro. Solo il 13 % delle persone intervistate, infatti, dichiara che nel prossimo anno prevede di mettere mano ad una riqualificazione del proprio impianto.
Gli italiani si rivelano una popolazione aperta all’innovazione ma diffidente, perché necessita di informazioni chiare e sicure; il canale privilegiato viene considerato il proprio installatore di fiducia il quale può consigliare a dovere sulle singole necessità di ogni famiglia nella propria abitazione.
La scelta della riqualificazione dell’impianto tramite la pianificazione di interventi quali la sostituzione della vecchia caldaia con una a condensazione, con una pompa di calore o con una a pellet, può associarsi alla coscienza del corretto comportamento da tenersi in casa.
Ad esempio, le tradizionali cucine usate di qualità con riscaldamento a legna forniscono ancora un buon risparmio energetico, come anche le nuove stufe alimentate a pellet, che permettono di canalizzare il calore da loro prodotto verso le altre stanze. Ciò permette di ottimizzare e risparmiare energia termica. Inoltre il pellet come la normale legna, ha un basso impatto ambientale e la sua cenere può essere utilizzata come fertilizzante.
Nell’ottica di una riqualificazione energetica impiantistica della propria abitazione, anche le giuste abitudini e le strategie del loro utilizzo possono dunque contribuire a risparmiare e a sostenere l’ambiente.
Photo credit: pgegreenenergy
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