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Come aiutare le persone a risparmiare energia in casa, negli edifici in cui vivono e lavorano, applicando un metodo basato sul concetto di usabilità?
Osservando come gli occupanti interagiscono con l’edificio e gli oggetti presenti in esso, è possibile cogliere delle opportunità di progettazione strategica che influenzi positivamente l’efficienza energetica.
Nei primi anni novanta Lester Shen ha cominciato a sviluppare CD-ROM interattivi per insegnare argomenti riguardanti questioni energetiche ed ambientali ai bambini in età scolare. Per insegnare questi concetti ha inventato dei giochi.
Un passo fondamentale nel suo processo era quello di andare nelle scuole e testare il software con gli studenti. Restava dietro agli studenti per guardare come giocavano con i suoi giochi.
È stato allora che si è reso conto dello stato di istruzione dei nostri figli: “Aspetta, non puoi farlo!” “No, premere quel pulsante! Cosa c’è che non va in te?”.
Evidentemente questi ragazzi non avevano idea di come giocare con i giochi per computer. Il suo progetto era giusto, ma non funzionava.
La verifica da parte dell’utente è umiliante: come sviluppatore si impara presto che un’esperienza efficace richiede un’interfaccia comprensibile per l’utente che di conseguenza si comporterà come previsto.
Gli sviluppatori di software hanno teorizzato il concetto di interazione uomo-computer (HCI), un settore che attinge alla programmazione, alla progettazione, all’etnografia, all’educazione e alla psicologia per definire il processo per la creazione di questa interfaccia.
Come possiamo applicare un metodo basato sul concetto di usabilità per aiutare le persone a ridurre il consumo energetico negli edifici in cui vivono e lavorano?
Di seguito è riportato il diagramma di Venn che rappresenta la relazione uomo-edificio.
Gli occupanti consumano energia quando svolgono le loro attività quotidiane e gli edifici forniscono l’infrastruttura necessaria per supportare queste attività.
I due insiemi si intersecano nel campo definito come interazione uomo-edificio, ovvero l’interfaccia tra gli occupanti e lo spazio fisico dell’edificio che comprende gli oggetti all’interno di esso.
L’energia viene consumata quando gli occupanti interagiscono con l’edificio per svolgere le attività quotidiane.
Al fine di ridurre il consumo energetico degli edifici, è possibile adottare un approccio tecnico o un approccio comportamentale.
L’approccio tecnico esamina la struttura fisica dell’edificio e degli oggetti in esso contenuti e applica interventi di efficienza energetica per minimizzare il consumo di energia. Questo include interventi di isolamento termico dell’involucro edilizio opaco e trasparente, di sigillatura dei nodi critici per incrementare la tenuta all’aria, ottimizzazione dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento o installazione di lampadine a basso consumo energetico.
Esso comprende anche regolamenti, standard e certificazioni per incoraggiare una maggiore adozione di tecnologie ad alta efficienza energetica. Ciò include programmi come EnergyStar per gli elettrodomestici e LEED per gli edifici.
Il famoso progettista industriale Donald Norman afferma che:
“nelle situazioni quotidiane, il comportamento è determinato dalla combinazione di conoscenze interne, informazioni esterne, vincoli.”
I primi sforzi per modificare i comportamenti inerenti il consumo energetico utilizzavano un approccio educativo: essi speravano che fornendo le giuste informazioni sarebbe aumentata la conoscenza e si sarebbe andati verso il risparmio energetico. Sfortunatamente, questo approccio non ha avuto molto successo.
Attualmente, gli approcci comportamentali utilizzano metodi di psicologia sociale e di economia comportamentale per creare vincoli culturali, come le norme sociali. Ad esempio la gamification fornisce motivazioni intrinseche ed estrinseche atte ad influenzare il comportamento.
Un terzo metodo è un approccio per processi (per gradi di avanzamento o step successivi). Concentrandosi su “come” l’occupante interagisce con l’edificio e gli oggetti al suo interno, si possono rilevare le opportunità sistemiche al fine di influenzare il risparmio energetico.
Proprio come l’interazione uomo-computer (HCI), l’interazione uomo-edificio (HBI) può mettere in luce le ipotesi, le abitudini e i vincoli che governano il modo in cui viviamo e lavoriamo nei nostri edifici e aiutarci a progettare nuove modalità affinché queste interazioni possano utilizzare meno energia.
L’osservazione e la comprensione sono strumenti importanti per questo approccio per processi. Per applicare i principi di usabilità per il contenimento e l’efficienza energetica, è necessario sapere come le persone in realtà vivono e lavorano negli edifici:
- quali sono le loro esperienze e le aspettative quando eseguono attività specifiche?
- quali sono le indicazioni che utilizzano per svolgere le attività e per utilizzare i dispositivi di controllo?
- quali vincoli o istruzioni li guidano nello svolgimento di un’attività?
- quali informazioni hanno bisogno di ricevere durante un’attività e quando e come se le aspettano?
- ci sono incrementi di efficienza energetica che potrebbero derivare dalla sintesi di attività o sistemi?
Questo metodo non è recente. In Toyota lo chiamano “genchi-genbutsu” che significa “vai a osserva.”
Lo scopo è quello di osservare come il lavoro viene svolto effettivamente e acquisire conoscenze su come migliorare questo processo.
Lester Shen:
“Ho avuto personalmente esperienza con i benefici di questo metodo user-centered (incentrato sull’utente).
Diversi anni fa abbiamo ristrutturato la nostra piccola cucina. Il nostro progettista ci ha parlato dei triangoli di lavoro nella cucina.
In base a come abbiamo utilizzato la nostra vecchia cucina e tenendo a mente i nostri obiettivi per la ristrutturazione, l’architetto ha progettato una cucina con quattro triangoli di lavoro, che ci permette di cucinare facilmente insieme senza che i nostri percorsi si incrocino. La nostra cucina ristrutturata è fonte di immensa gioia, poiché lo spazio viene utilizzato in modo razionale.”
L’interazione uomo-edificio (HBI), proprio come l’interazione uomo-computer (HCI), richiede un team multidisciplinare per ottenere le conoscenze per progettare prodotti e servizi ad alta efficienza energetica e per comprendere le esperienze degli utenti.
Poiché gli elettrodomestici e i dispositivi che utilizziamo sono sempre più controllati elettronicamente, la progettazione HCI sta acquisendo una notevole importanza nella nostra vita.
Integrare le modalità di progettazione dell’interazione uomo-computer nelle considerazioni della progettazione per una buona interazione uomo-edificio è essenziale, poiché introduciamo sempre più tecnologia nella nostra vita.
Un approccio basato sull’interazione uomo-edificio può contribuire, di conseguenza, a creare sistemi ad alta efficienza energetica in linea con le modalità del vivere e lavorare negli edifici.
Fonte: The Process Approach of Human-Building Interaction (HBI)